TERAMO – Avrebbe potuto e dovuto vincerla, il Teramo, perchè ha creato più del Catania: non può soddisfare, infatti, l’1-1 finale (Bombagi 81° ed Esposito 83°), perchè chiude il cerchio di sei gare nel corso delle quali, la conquista di quattro punti, è bottino davvero misero…

Le recriminazioni? L’ennesimo pari subito dopo essere passati in vantaggio, l’ennesimo pari nato da una pallone che in piena area è preda di un avversario (Esposito), oggi per 2 volte consecutivamente! Sulla prima ha respinto Tomei, sulla seconda nulla ha potuto.

E dire che, dopo i sofferti venti minuti iniziali, con gli etnei più manovrieri, i biancorossi si erano fatti preferire, soprattutto in termini di palle-goals (incursione e cross pericoloso di Santoro al 24°, traversa su punizione a portiere battuto di Bombagi al 31°, colpo di testa di Martignago al 38°, con gran respinta di Furlan). Del primo tempo ospite avevamo annotato una deviazione aerea in area (ancora una volta!) sulla quale era stato bravo Tomei nella respinta, ed una conclusione rimpallata di Biondi al 20°, a pochi metri dalla porta di casa.

Nella ripresa il Teramo guadagnava metri e spostava il baricentro nella metà campo etnea. Dopo nove minuti Costa Ferreira aveva la palla buona per battere a rete, ma in piena area optava per servire Martignago: scelta non felicissima. Ancora due minuti e Furlan si superava su Mungo, che aveva duettato con lo stesso ex Albissola (che ha giocato una buona gara, seppur fuori ruolo).

Il Catania rispondeva con Mazzarani al 17° (tiro di poco fuori) e poi, Tedino, buttava nella mischia Magnaghi (con un solo allenamento) e Minelli, con quest’ultimo che spaccava la gara. Dopo un’azione insistita in piena area biancorossa, che non approdava al tiro finale, il Teramo passava.

Minelli si guadagnava la punizione dal limite, sulla quale Bombagi ne inventava una delle sue (lo aveva fatto a Rende ma anche a Siena, in Coppa): imparabile per l’immobile Furlan e Teramo in vantaggio!

Un gran gol e un vantaggio anche meritato… ma durava, ancora una volta, niente.

Da un pallone tagliato di Sarno su punizione (questo ha ancora un piede da serie A), svettava, tra tante belle statuine, Esposito, che deviava di testa: Tomei respingeva ma lo stesso raccoglieva e la metteva dentro per l’1-1.

Sul finire, poi, altre due grandissime emozioni; la prima, da una punizione del Teramo, partiva, invece, il contropiede del Catania, addirittura 2 contro 1! Ci voleva un mezzo miracolo di Soprano (in campo, da esordiente e da appena 4 minuti) per evitare pure la beffa.

Ma non era ancora finita, perchè in pieno recupero il Teramo poteva realizzare il 2-1 con lo stesso Minelli, da un cross di Cappa (buoni i suoi scarsi 10 minuti): la palla era buona per la deviazione di testa, da ottima posizione, che però terminava sul fondo, e con essa, anche la gara.

Mestizia finale per il risultato di parità, con una considerazione, non nuova: si segna poco e si subisce sempre un goal analogo ad altri, e subito dopo essere passati in vantaggio.

Qualcosa non va.

ASCOLTA CRISTIANO LUCARELLI E BRUNO TEDINO