L’AQUILA – “È da mesi che lanciamo allarmi al governo regionale, senza che questi siano mai stati ascoltati, ed oggi la notizia che temevamo è arrivata: la Banca Popolare di Bari è stata commissariata da Bankitalia”.
Con queste parole il consigliere Pd della Regione Abruzzo Antonio Blasioli interviene per sollecitare nuovamente, dopo essere intervenuto sul tema già lo scorso giugno, un intervento concreto della Regione a salvaguardia dei risparmiatori, delle realtà dell’entroterra dove sono presenti gli sportelli (99 in Abruzzo) e degli 800 dipendenti della BPB.
“È giunta ufficiale notizia del commissariamento della Banca Popolare di Bari, realtà presente in Abruzzo dopo l’acquisizione delle banche locali Tercas e Caripe – spiega Blasioli -. Stando alle norme previste dal TUB (Testo Unico Bancario), il provvedimento della Banca d’Italia arriva forse con un po’ di ritardo, essendo le perdite patrimoniali previste da tempo. La banca pare sia stata affossata dalla realtà contabile dei crediti deteriorati, frutto, a dire della precedente amministrazione, anche di malversazioni e mala gestio. Una notizie terribile per l’Abruzzo, che ha già pagato un conto salatissimo in termini di erogazione di credito e servizi bancari, con le vicende Tercas, Caripe, Carichieti.
Il presidente Marsilio, che è sempre rimasto passivo, in questi mesi, davanti ai miei appelli, ora ha il dovere di portare subito l’istanza a livello istituzionale, nazionale ed europeo, come ha già fatto il consiglio regionale della Puglia (anch’essa pesantemente colpita dal deteriorarsi degli avvenimenti, poiché sede amministrativa e strategica della Banca).
L’amministrazione regionale deve lavorare affinché il governo centrale trovi al più presto una soluzione definitiva allo stato delle cose, sia in rapporto alla clientela che in tema di mantenimento dei posti di lavoro, ma anche per tutelare i piccoli Comuni in cui sono presenti gli sportelli di BPB, situati , fra l’altro, a Civitaquana, Collecorvino, Civitella, Cugnoli, Farindola, San Valentino, Tocco a Casauria, Torre Dei Passeri, Arsita, Aprati, Campli, Canzano, Castelli, Colonnella, Pietracamela, Torricella Sicura, Isola del Gran Sasso, Carsoli, S. Maria Imbaro, Poggiofiorito.
Vigileremo, come opposizione, affinché ciò avvenga in tempi brevi e con la necessaria rilevanza politica.
Auspico, inoltre, che l’azione dei commissari sia tesa a questi obiettivi e a far rialzare contabilmente ed organizzativamente la banca, denunciando alla Magistratura quanto di illecito dovesse emergere e evidenziando al Parlamento, attraverso l’organismo di vigilanza, tali modalità, in modo tale da intervenire in termini definitivi nei confronti di tali cattive gestioni che, fin dal tempo dello scandalo del Banco Ambrosiano (fallito nel 1982) troppo condizionano la qualità della vita degli italiani, erodendone i risparmi della vita”.