PESCARA  “Quella di Rigopiano è una vicenda  complessa e anche se la Procura ha fatto un grande lavoro, ci  sono campi e fatti ancora da approfondire. Nonostante il rigetto  delle opposizioni, continueremo ad apportare elementi affinché  si abbia un quadro completo”. Sono le parole dell’avvocato  Emanuela Rosa all’indomani dell’archiviazione di 22 indagati,  disposta dal gip del Tribunale di Pescara Nicola Colantonio,  nell’ambito dell’inchiesta principale sul disastro dell’hotel  Rigopiano di Farindola (Pescara) nel quale, sotto la valanga del  18 gennaio 2017, morirono 29 persone. Il legale assiste i  familiari di una delle vittime, Gabriele D’Angelo, il cameriere  del resort le cui richieste d’aiuto, inviate poche ore prima  della valanga, hanno dato vita all’inchiesta per depistaggio.
“Ci sentiamo in dovere di continuare la nostra battaglia a  sostegno dei familiari che ci hanno creduto e che si sono  opposti alle richieste di archiviazione – scrive il Comitato  vittime sulla pagina Facebook ‘Rigopiano, in attesa del Fiore’ –
Per noi non è una sconfitta: leggendo bene le motivazioni, ci  sono ottimi spunti giurisprudenziali per ritenere che le nostre
idee sui fatti erano fondate”. Con l’archiviazione sono usciti  di scena, tra gli altri, gli ex presidenti della Regione Abruzzo  e gli ex assessori regionali alla Protezione Civile. “Secondo  noi – commenta ancora l’avvocato Rosa – l’organo politico,  organo strategico di indirizzo e di controllo, non può non  essere responsabile per le omissioni di tecnici e funzionari”.
“Questa decisione ce l’aspettavamo un po’ tutti, ma non  devono scherzare col fuoco perché sappiamo che c’è un processo
importante, con il depistaggio, la cosa più orrenda che potevano  fare” dice Giampaolo Matrone, tra gli 11 superstiti del disastro  in cui ha perso la vita la moglie, Valentina Cicioni.
Dopo le archiviazioni delle 22 posizioni relative  all’inchiesta madre (ma 4 persone restano imputate, per altri  reati, nel procedimento madre, e una nel procedimento per  depistaggio) il prossimo passaggio è rappresentato dalle udienze  preliminari sui due procedimenti, che al momento viaggiano  ancora in parallelo, in programma il prossimo 13 dicembre. In
quell’occasione sarà formalizzata, dal gup Gianluca Sarandrea,  la riunione del procedimento per depistaggio, che conta 7
imputati, con il procedimento principale, nel quale sono  imputate 24 persone più la società Gran Sasso Resort & Spa.