TERAMO – “L’unica vera ed importante delibera consigliare della passata ed infausta consigliatura fu proprio quella sull’individuazione di alcune aree per la realizzazione del nuovo ospedale, ancor meglio se unico provinciale”. A dirlo é il consigliere Maurizio Verna, che interviene sulla realizzazione del nuovo ospedale.
“A seguito di quella delibera consigliare, la Asl di Teramo, tramite specifico atto aziendale, scelse quella di Piano D’Accio tra le migliori possibili, come proposto da quello che allora era il gruppo consigliare del PD”, spiega il consigliere.
Verna aggiunge che, dopo quell’atto aziendale, nei mesi scorsi era anche arrivata la proposta da parte di un privato per realizzare un ospedale per acuti per 600 posti letto, di valenza provinciale.
“Nelle scorse settimane la Asl ha rigettato la proposta per motivi amministrativi. Ieri il consiglio comunale ha dato la possibilità di ampliare le aree possibili di intervento, di fatto stoppando la valenza amministrativa dell’atto aziendale della Asl del 2017”, specifica il consigliere.
“Secondo me stiamo creando curve su curve ad un percorso che deve essere invece il più rapido possibile, perché in questa provincia non possiamo più attendere, vista l’offerta sanitaria sicuramente non soddisfacente, come dimostrano i dati sulla sanità passiva”, evidenzia Verna.
“Non possiamo tentennare cercando di passare il cerino in mano alla Asl, perché una amministrazione che governa il suo territorio decide quale può essere la scelta migliore, ovviamente ascoltando tutti e soprattutto la Asl, ma poi decide”, prosegue il consigliere.
“Non vorrei che adesso la Asl chieda di nuovo all’amministrazione comunale di scegliere, in un perenne gioco dell’oca. Come dovrebbe muoversi oggi, alla luce di questo atto tutto politico, un privato che sta ragionando su una nuova proposta sull’area individuata dalla Asl due anni fa?”, si chiede Verna.
“Il minimo che potrebbe fare è quello di mettere tutto in stand by. Mentre su questi argomenti non si può perdere altro tempo, perché ogni giorno nostri concittadini partono per viaggi della speranza in ospedali di altre regioni”, conclude il consigliere.