TERAMO – E’ un messaggio di speranza quello che emerge dal rapporto sull’attività del Centro Antiviolenza “La Fenice” gestito dalla Provincia: il 40% delle donne che accetta il percorso di assistenza, riesce ad uscire dalla spirale della violenza e a “ricostruire” una nuova vita. Il problema è l’altro 60%… Tuttavia il dato del 40% è uno degli elementi significativi emersi questa mattina nel corso dell’open-day con gli studenti e con le studentesse del “Montauti-Delfico-Convitto”, alla presenza di molti dei soggetti che costituiscono la rete provinciale dell’antiviolenza a partire dal Prefetto, Graziella Patrizi, che ha dialogato con i ragazzi: “Le donne, le famiglie, devono sapere che non sono soli, che l’istituzione c’è e che abbiamo moltiplicato gli sforzi proprio nella consapevolezza che il fenomeno, almeno in Italia, è in aumento – ha dichiarato – il problema ha le sue radici negli aspetti relazionali ed è su questi che dovremo lavorare“. Il rapporto sull’attività del Centro è stato illustrato dalla responsabile Annapaola Di Dalmazio, che ha sottolineato che i dati emersi hanno consentito alla provincia di orientare le scelte: “…come quella di aprire un nuovo punto di ascolto nell’area montana, a Isola del Gran Sasso, e di portare le psicologhe da una a due, perché tale servizio è il più richiesto“.
QUI IL RAPPORTO INTEGRALE
http://www.provincia.teramo.it/aree-tematiche/sociale/centro-antiviolenza-la-fenice/report-sulle-donne-vittime-di-violenza-accolte-presso-il-centro-antiviolenza-la-fenice
Intervento Prefetto di Teramo Graziella Patrizi
La presidente della Commissione pari opportunità, Tania Bonnici Castelli, ha ricordato le numerose campagna di comunicazione sociale pensate per raggiungere il più alto numero di persone: “Perchè c’è ancora tanto fare per far comprendere i tanti risvolti di questo fenomeno e la CPO ha stretto rapporti di sinergia con tanti Ordini professionali e cercato di raggiungere le donne proprio nel momento del bisogno”.
Gli studenti erano accompagnati dalla dirigente scolastica, Loredana Di Giampaolo e dalla docente Anna Pompilli (già consigliera di parità della Provincia): tante le domande e le curiosità dei ragazzi che per la prima volta hanno avuto modo di verificare i numerosi aspetti collegati alla Rete antiviolenza e alle istituzioni che la sostengono. Hanno portato il loro saluto anche la vicesindaca del Comune di Teramo, Cristina Marroni, e Anna Di Paolantanio autrice, fra le altre cose dello spettacolo “Amori Amari”.
Proprio la Vice Sindaca ha fornito un dato recuperato il rapporto di Italia Oggi sulla Qualità della Vita evidenziando come Teramo sia quarta in Italia per denunce di violenze sessuali.
“D’ora in poi rivolgeremo la nostra azione verso quel 60% di donne che dopo un primo approccio con il Centro decide di non proseguire – ha chiosato la consigliera provinciale delle pari opportunità, Beta Costantini presente insieme al vicepresidente Alessandro Recchiuti e alla dirigente dellle pari opportunità, il segretario generale Daniela Marini – è chiaro che uno dei nostri principali obiettivi deve essere quello di poter offrire un sostegno a 360 gradi: cercando di sostenere anche i figli coinvolti in queste vicende e di convincere gli uomini maltrattanti, laddove è possibile, a seguire un percorso pasicologico. Prevenire la violenza prima che sfoci in tragedia”.