TERAMO – E’ indubbio che l’inserimento di Carlo Ilari in squadra, abbia portato dei benefici al centrocampo del Teramo: non ci si chiede perché non sia arrivato prima per l’abbondanza della rosa a disposizione di Bruno Tedino… Certo è che, una volta nell’undici base, non è più uscito: il suo tatticismo, infatti, è ampio e non soltanto circoscritto ad una buona fase offensiva (2 reti messe a segno, ma potevano essere tranquillamente 4 o 5). Là in mezzo sa anche “rompere”, in tutti i sensi, e poi è dotato di un gran gioco aereo, il migliore tra i centrocampisti biancorossi, una qualità che permette spessissimo di interrompere le trame avversarie proprio sul nascere. Indubbiamente il merito di averlo riportato a Teramo va ascritto a Sandro Federico, che lo aveva seguito, eccome, anche nella parentesi in maglia Sambenedettese (altro buon campionato da titolare con 35 presenze e 6 reti – ndr). A questo punto della stagione si ha l’impressione che sarà molto difficile “scalzarlo”, dopo essere stato classificato come un gradito ex, “soltanto” di ritorno.

Analizza così il momento del Teramo, iniziando da quel goal con la Ternana annullato… ASCOLTA CARLO ILARI