L’AQUILA – “Ancora una volta il centro destra al governo della Regione Abruzzo si presenta in Aula con un Bilancio che non risponde alle esigenze dei territori e dei cittadini, soprattutto di quelli fragili. Con i colleghi di opposizione abbiamo cercato, attraverso emendamenti condivisi da tutto il Patto per l’Abruzzo, di affrontare alcuni tra i temi fondamentali per dare risposte concrete alle istanze dei cittadini abruzzesi e per rendere evidente quella che è la nostra visione del presente e del futuro di questa nostra meravigliosa Regione”. Lo dichiara il Consigliere regionale del Partito Democratico Dino Pepe.

“Ecco le nostre proposte per rilanciare L’Abruzzo: dall’esenzione del bollo auto per le imprese ed i cittadini residenti nei Comuni abruzzesi montani con popolazione inferiore a 3.000 abitanti, al fine di creare condizioni favorevoli in termini fiscali, finanziari e amministrativi per contrastare lo spopolamento, al sostegno alle imprese del settore primario attraverso la costituzione di un fondo straordinario da 10 Mln a ristoro dei danni subiti a causa delle emergenze climatiche registratesi nelle annualità 2023 e 2024;  dall’istituzione di un Fondo regionale da 7 Mln per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, al fine di sopperire il mancato rifinanziamento del Fondo nazionale operato dalla Legge di Bilancio 2023 dal Governo Meloni, alla creazione di un fondo da 10 Mln nel Bilancio a beneficio di tutti i Comuni e delle quattro Province abruzzesi, per coprire i tagli del Governo Meloni per l’anno 2024, da destinare secondo criteri oggettivi, imparziali e trasparenti; continuando poi con la proposta di istituzione del Biglietto Unico regionale, il rifinanziamento con euro 600.000 della  Legge 55/2013 che consente l’emanazione di appositi avvisi pubblici a sostegno del mondo culturale abruzzese,  fino al rifinanziamento della Legge 2/2018 con 2 Mln destinati alla costruzione di nuovi impianti sportivi o all’ampliamento di quelli esistenti”, scrive il Consigliere.

“Accanto a questa visione organica e di prospettiva che abbiamo offerto come Patto per l’Abruzzo alla discussione generale del Consiglio Regionale, ho voluto porre personalmente l’accento su alcuni aspetti puntuali che meritavano la giusta attenzione da parte del bilancio della Regione Abruzzo – aggiunge Pepe – . Infatti, davanti ad una Regione dove aumenta l’indice della povertà delle famiglie, ho ritenuto doveroso ripartire dal sociale. Per questo ho proposto di destinare un 1 milione all’ASP1 da troppi anni in sofferenza economica ed in attesa delle vane promesse del centrodestra regionale, dando così una prospettiva a tutto il personale oltre che agli ospiti ed alle loro famiglie; l’istituzione di un fondo da destinare ai Comuni abruzzesi con uno stanziamento di 5 milioni per i progetti definitivi/esecutivi e di 3 milioni quale contributo alle progettazioni relative alla rigenerazione del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica; l’aumento fino ad 1 milione dei fondi destinati a iniziative per il sostegno alimentare per le persone in stato di povertà. Quattro proposte con l’unico fine di migliorare concretamente le condizioni di vita di chi versa in condizioni di precarietà e difficoltà”.

“Così come non ho dimenticato i gravissimi disagi patiti dal settore ittico a causa del fenomeno mucillagine, che quest’anno ha colpito duramente la costa adriatica, proponendo lo stanziamento di 200.000€ da destinare quale contributo a titolo di ristoro alle piccole e medie imprese del settore. Da ultimo, ma non per importanza, ho proposto il rifinanziamento della legge regionale 23/2009 c.d. Bottega Scuola perché una Regione incapace di investire sulla formazione dei propri giovani si condanna a non aver futuro, ancor più quando si parla della salvaguardia di un settore assai complesso come quello dell’artigianato”, aggiunge il Consigliere Dem.

“Nessuna richiesta strumentale, solo l’intento di fornire al nostro territorio gli strumenti necessari per affrontare al meglio la sfida del presente la programmazione del futuro. Con estrema amarezza, però, abbiamo fatto i conti con una maggioranza sorda, incapace di ascoltare le voci dei cittadini, delle imprese, dei territori che dovremmo essere onorati di rappresentare”, conclude Dino Pepe.