TERAMO – Emergenza Delfico: tutti puntano sull’area dell’ex Stadio Comunale. Tutti tranne il sindaco Gianguido D’Alberto che però ha motivato il perché questa sera durante la riunione in Provincia con i genitori degli studenti del Convitto e del Liceo Delfico, assieme alle presidi, gli studenti. Incalzato dai genitori, molto vivaci, ma anche da un accorato intervento della responsabile dell’ufficio scolastico provinciale Clara Moschella e dalla preside Daniela Baldassarre, si è discusso molto in merito al sito dell’ex impianto sportivo come luogo ideale per collocarci la famosa scuola jolly. “E’ l’unico luogo in centro con le dimensioni ideali” come spiega il presidente della Provincia Camillo D’Angelo, con un’area di 7.000 mq che può in pratica riprodurre l’intera struttura del Delfico in un unico sito. Altrimenti bisognerà procedere alla dislocazione su più siti, creando di fatto uno spezzatino. Le aree più gettonate sono la palestra San Gabriele e il  parcheggio San Francesco. In molti hanno sollecitato l’ipotesi ex Utap, con un confronto serrato anche con il consigliere comunale e vice preside del Convitto Berardo Rabbuffo sulla bontà delle dimensioni dell’area. Rabbuffo ha poi ipotizzato altre aree come il sito dietro Madonna delle Grazie, nei pressi di via Orto Agrario, dove insistono dei capannoni. I genitori per tutta la serata hanno provato a chiedere soluzioni immediate e certezze che tuttavia non sono arrivate. Il problema principale  è sicuramente quello dei 52 convittori. Attualmente tutti sono collocati con molto disagio all’Hotel Gran Sasso, dove dovrebbero rimanere fino a dicembre ma probabilmente ci rimarranno fino a gennaio o  febbraio. Il nuovo sito individuato dalla Provincia dove collocare i moduli provvisori per accoglierli non piace ai genitori e ai convittori: parliamo dell’area Camper. C’è stato un confronto acceso tra il presidente D’Angelo e i genitori proprio sulla possibilità di portare i ragazzi nell’area.  Anche la Preside Baldassarre, abbastanza spazientita, si è sfogata ad un certo punto: “Abbiamo atteso 28 giorni perché trovaste delle soluzioni idonee”. C’è poi l’ira delle mamme che avvertono il disagio dei figli e non vogliono iscriverli l’anno prossimo, e probabilmente decideranno di cambiare scuola.  Tra un batti e ribatti di ipotesi, idee più o meno fattibili e sensate, è spuntata di nuovo fuori pure l’ipotesi dei locali dell’ex Regina MargheriTa ma dalla Regione si è compreso che l’area è indisponibile: c’è già un progetto di recupero finanziato.

Insomma il Delfico sta diventando una maledizione: non ci sono aree disponibili in centro. L’unico sito idoneo sembra essere l’ex impianto sportivo Comunale ma D’Alberto ha ribadito: “Non è un’area disponibile e concepibile al momento perché insiste un finanziamento di 12 milioni e mezzo già affidato per un progetto”. Però D’Alberto sollecitato dai presenti ha anche aggiunto di prendere l’impegno per fare delle verifiche e tentare di svincolare il finanziamento.

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