ROSETO – “Si resta francamente basiti nel vedere la “video sceneggiata” del Sindaco Sabatino Di Girolamo sulla questione dei pali della luce caduti negli ultimi giorni a Roseto degli Abruzzi, una performance degna di un melò d’altri tempi, se non fosse che in gioco c’è l’incolumità dei nostri concittadini” dichiara l’ex primo cittadino, Enio Pavone. “Ovviamente, come sempre, per il nostro primo cittadino la colpa è di tutti tranne che sua, addirittura arriva ad arrampicarsi sugli specchi quando parla delle responsabilità dell’allora Sindaco Di Bonaventura, dimenticandosi di dire che in quella Giunta, oltre al sottoscritto, a cui vennero presto ritirate le deleghe durante il secondo mandato ad agosto del 2008, c’era anche lui fino ad aprile 2011, come Assessore e pezzo forte di quel Pd che era la spina dorsale di quella Amministrazione”.
“Vedete io ho sempre sottolineato, credo con grande onestà intellettuale, che quello della manutenzione della pubblica illuminazione è un problema serio e che va avanti da molti anni per mancanza di fondi e di programmazione, ma la grande differenza tra l’Amministrazione che ho avuto l’onore di guidare e quelle targate Pd del passato e del presente è che noi il problema lo abbiamo affrontato e lo avremmo anche risolto grazie al project financing sulla pubblica illuminazione approvato in Consiglio comunale nell’aprile del 2016 che ci avrebbe permesso di sostituire ed efficientare gli oltre seimila punti luce sul territorio comunale” prosegue l’attuale Capogruppo in Consiglio Comunale di “Avanti per Roseto-Roseto al Centro”. “Invece l’Amministrazione Ginoble-Di Girolamo che sta affossando la nostra Città, che si è ritrovata un progetto bello e fatto, già approvato in Consiglio Comunale e pronto per partire, cosa ha fatto? Lo ha ritirato. E non solo lo ha ritirato, ma non è stata nemmeno in grado di farne partire un altro in tutto questo tempo, condannando il territorio a due anni e mezzo di oblio le cui conseguenza si vedono oggi in maniera fragorosa!”.
“Anche qui però il primo cittadino svicola dalle sue colpe, gettando la croce sul passato, di cui lui era attore protagonista, e omettendo di dire che ad oltre due anni e mezzo dal suo insediamento non è riuscito a portare nulla di concreto per questa Città…e questi sono fatti inconfutabili e non chiacchiere! Come sempre poi parla di conti che ha dovuto mettere in sicurezza omettendo di dire che la mia Amministrazione ha trovato un bilancio con 40 milioni di euro di debiti-mutui passivi e gli ha lasciato 34 milioni di euro di debiti-mutui passivi…rimettiamo quindi ai cittadini il giudizio se abbiamo lasciato più debiti o meno debiti rispetto a quelli che abbiamo trovato nel maggio 2011. Prosegue poi con le solite promesse elettorali e dice di aver disposto un attento monitoraggio da parte degli uffici comunali e a questo punto mi chiedo: come mai non lo ha fatto prima? Perché chiedere ulteriore tempo? Ritengo che due anni e mezzo di nulla siano un tempo più che congruo per sancire il suo fallimento amministrativo e politico” conclude Pavone.
“Insomma, dietro alla solita “sceneggiata” del primo cittadino meno presente nella storia rosetana, c’è la realtà dei fatti che parla di un’Amministrazione Ginoble-Di Girolamo completamente assente, inerme dinanzi alle difficoltà del territorio e che sa solo scaricare le proprie colpe sugli altri. Mi domando cosa ne pensano di queste infamanti accuse gli ex amminstratori della Giunta Di Bonaventura che ha tirato in ballo nella sua “filippica”, gente che con lui ha governato nel passato come l’ex Sindaco Franco Di Bonaventura, gli ex assessori Flaviano De Vincentiis, Achille Frezza, che siede oggi sui banchi della maggioranza, Teresa Ginoble, Vice-Sindaco in quegli anni e oggi Presidente del Consiglio, Ferdinando Perletta ed Enzo Frattari. Si sentono colpevoli per questa eredità che hanno lasciato a Sabatino Di Girolamo o, come me, sono stufi del suo scarica barile delle responsabilità e auspicano che finalmente si metta a governare per il bene di Roseto?”.