MANOPPELLO – Ironico, dissacrante, irriverente. Vittorio Sgarbi, critico d’arte, docente e parlamentare della Repubblica Italiana, chiamato a ragionare sui temi della bellezza e dell’identità dei luoghi all’interno della rassegna Accendiamo il Medioevo, che ha fatto tappa a Manoppello, ha visitato ieri, domenica 30 agosto, la cittadina del Pescarese. Prima la visita all’Abbazia di Santa Maria Arabona, dove si è soffermato sui trecenteschi dipinti che decorano la parete del coro e ha ammirato il candelabro e il tabernacolo sorretto da colonnine e sormontato da guglie, ascoltando i racconti del Rettore Padre Luciano Verdoscia e dal presidente Frank William dell’Associazione Musicale Culturale “Arabona” e dal Consiglio Direttivo. Poi la tappa nella Basilica del Volto Santo per ammirare la reliquia del Sacro Volto e il piccolo museo, accompagnato da Padre Carmine Cucinelli. E ancora la rivelazione della chiesa dell’ex Convento di San Francesco, di cui ha apprezzato il restauro coerente e la scoperta della chiesa parrocchiale di San Nicola su Corso Santarelli con il bel portale tardo romanico, della chiesa di San Pancrazio, in piazza Garibaldi e del settecentesco Palazzo Pardi, costruito probabilmente sui resti dell’antico castello dell’XI secolo, con l’elegante facciata neorinascimentale.
La visita pomeridiana si è poi conclusa in piazza Garibaldi, dove Vittorio Sgarbi è intervenuto in serata sul tema “Manoppello e il suo Patrimonio Culturale”. All’incontro, che si svolto all’aperto in piazza Garibaldi, coordinato dal direttore artistico del Festival Accendiamo il Medioevo Licio Di Biase, hanno preso parte il presidente del Consiglio Regionale dell’Abruzzo Lorenzo Sospiri, il presidente del Parco della Majella Lucio Zazzara, il sindaco di Manoppello Giorgio De Luca e l’assessore comunale Giulia De Lellis, tutti concordi sulla necessità di avviare “una fase nuova ed inedita di condivisione e confronto sul destino della comunità a partire da patrimonio culturale identitario che deve essere volano di un nuovo rinascimento dei borghi e delle aree interne”.
Non senza polemiche, allusioni e stoccate, in particolare riferite alle misure di distanziamento sociale anti Covid, Vittorio Sgarbi reduce della discussa ordinanza emanata nelle sue vesti di sindaco a Sutri che prevede multe a chi porta la mascherina senza che sia necessario ha dato aperto il suo intervento portato il suo punto di vista nella discussione parlando di Medioevo, raccontando di quanta bellezza sia concentrata nel raggio di pochi chilometri a Manoppello e del valore di iniziative come il festival contemporaneo ed errante tra eremi, borghi, torri e campanili “Accendiamo il Medioevo” che coinvolge 13 comuni del Pescarese con l’obiettivo di accrescere la conoscenza e la consapevolezza del patrimonio storico-culturale abruzzese, esaltando elementi identitari e culturali.
“Abbiamo trascorso senza dubbio una bella serata – ha commentato il sindaco Giorgio De Luca – ma mi permetto di disapprovare, come già peraltro manifestato a voce, quanto detto pubblicamente dal professore, in particolare su ciò riguarda la sua personale ricostruzione della storia del Volto Santo di Manoppello. Un racconto, quello del professor Sgarbi, a mio avviso un po’ frettoloso, che tiene conto solo della voce dei pochissimi detrattori della nostra amata reliquia, e che forse meriterebbe un approfondimento delle fonti. La diversità e le opinioni si rispettano – ha aggiunto De Luca – ma certo è che non si possono negare fatti storici attestati. Mi riferisco in particolare al suo racconto delle vicende che hanno portato nel 1506 il Sacro Velo nella nostra città, arrivato per mano di un pellegrino e consegnato al fisico Giacomo Antonio Leonelli. L’invito al professore, che si conferma un personaggio irriverente ed ironico e che certo saprà leggere con il dovuto senso critico questa mia breve notazione, è a tornare presto a trovarci per discutere insieme su quella che non solo per noi manoppellesi e per tantissimi fedeli nel mondo, ma anche per tantissimi studiosi e ricercatori internazionali è una delle più note reliquie della cristianità. Il Velo della Veronica è a Manoppello”.
La serata si è poi conclusa sempre in piazza Garibaldi con il concerto della Compagnia informale di Canto Popolare “Abruzzo Forte e Gentile”, con la Ud’A Cult Band, nata nel 2013 con l’obiettivo di salvaguardare e valorizzare la canzone popolare abruzzese.