PESCARA – Anci Abruzzo, Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo e Sindacato dei Giornalisti abruzzesi, all’esito di un confronto che ha preso le mosse dal documento della stessa Associazione dei Comuni italiani sulla crisi dell’editoria e sulla pesante vertenza che sta interessando il quotidiano Il Centro, hanno condiviso la volontà di convocare, nel corso dell’ultima settimana di giugno, a Pescara, gli Stati generali dell’Informazione. Tra i temi sul tavolo l’assenza di una legge regionale sull’editoria, necessaria a promuovere e sostenere il pluralismo e a fornire al mondo dell’informazione gli strumenti per superare l’attuale crisi.

La tenuta del sistema informativo è infatti dirimente per la difesa dei principi democratici del Paese e, oggi più che mai, è necessaria una presa di coscienza del depauperamento delle fonti di informazione che ha vissuto e sta vivendo l’Abruzzo, tra chiusure di redazioni e giornali, anche improvvise. Un depauperamento al quale si accompagna un precariato sempre più dilagante.

La professione giornalistica, soprattutto negli ultimi anni, ha affrontato profondi mutamenti legati a numerosi fattori. Mutamenti a cui le aziende editoriali hanno risposto prevalentemente con tagli e chiusure e che, insieme all’intelligenza artificiale, se non adeguatamente governati, rischiano per il prossimo futuro di avere effetti ancor più negativi di quanto accaduto fino ad oggi. Questo, sia in termini occupazionali che rispetto alla qualità e alla correttezza dell’informazione.

“La questione del diritto-dovere all’informazione ci riguarda tutti – sottolineano il Presidente di Anci Abruzzo Gianguido D’Alberto, il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo Stefano Pallotta e il Segretario SGA Ezio Cerasied è per questo che abbiamo condiviso la necessità di lanciare gli Stati generali dell’Informazione, coinvolgendo istituzioni, forze politiche e società civile in quella che è una vera e propria battaglia di civiltà e libertà”.

La pesante vertenza che stanno affrontando i giornalisti e le giornaliste del quotidiano Il Centro è sintomatica della situazione dell’editoria in Abruzzo e nel Paese.

“Nonostante la crisi che il settore sta vivendo ormai da tempo, i carichi di lavoro sempre maggiori, la chiusura di redazioni e gli organici ridotti al lumicino – proseguono D’Alberto, Pallotta e Cerasi – i redattori e i collaboratori del Centro hanno continuato, tra mille difficoltà, a raccontare l’Abruzzo, rappresentando una delle colonne portanti dell’informazione nella nostra Regione.  Una vertenza che va affrontata e che conferma la necessità, non più rinviabile, di mettere insieme istituzioni, ordine, sindacato e società civile, al fine di intraprendere tutti insieme un percorso volto alla difesa del sistema informativo abruzzese e, di conseguenza, del diritto-dovere dei cittadini a una corretta informazione. Informazione che, dobbiamo ribadirlo con forza, può essere garantita solo riconoscendo il ruolo dei giornalisti, garantendo la pluralità delle fonti informative e la loro libertà da ogni condizionamento”.

Obiettivo degli Stati Generali è quello di arrivare a un documento condiviso che rappresenti la base per lavorare insieme al Consiglio regionale, come prime azioni, alla definizione di una nuova legge regionale sull’editoria, degli strumenti e delle misure di sostegno all’esercizio delle funzioni associate in materia di comunicazione istituzionale, oltre agli interventi di supporto al sistema dell’informazione nelle aree interne e nei piccoli comuni della nostra regione.