TERAMO – Conosceranno solo loro i motivi della divisione, ma che la frattura tra i “vertici” della SSD Città di Teramo che fu (prima o poi dovrebbe trasformarsi in società di capitali – ndr -) sia oramai insanabile, è cosa certa.
Da un lato Eddy Rastelli, molto poco incline al dialogo, presidente pronto a fare un passo indietro e a passare il testimone, almeno così dice, e dall’altro Romolo De Baptistis, più portato alla comunicazione e, forse, anche alla “battaglia” in campo aperto.
- Il primo non dice, ma si sta dando da fare per rinnovare e per rinforzare l’organigramma societario, a testimonianza del fatto che sarà pure pronto a chiamarsi “fuori”, ma è certo che sia altrettanto disposto a continuare, con partner per gran parte nuovi e che abbiano poco o pochissimo, o addirittura nulla a che fare, con gli “altri”.
- Il secondo, che fa parte degli “altri”, sta lavorando anche lui su più fronti (per taluni anche troppi – ndr-) ed è comunque schierato con Cesare Spinelli e con Mauro Schiappa, vale a dire i due sponsor che tali sono restati per un campionato intero ma che non intendono assolutamente continuare a far parte dell’organigramma, a quelle condizioni.
Una prima certezza esiste già: a vincere sarà uno soltanto ed è ovvio che il perdente si trascinerebbe dietro i “propri”. Per non usare un termine obsoleto e che saprebbe anche di paradossale, viste le oramai note ristrettezze economiche, questa situazione è configurabile in “potenziali”, molto potenziali, due cordate che, anziché unire gli intenti sono al “Voi o noi!“. Insomma, l’effervescenza non manca, almeno quella, ma tutto il resto?
- La trasformazione in società di capitali?
- La società del domani che sarà sicuramente diversa?
- E la programmazione tecnica, anche solo approcciata?
- E le conferme sia del direttore sportivo sia dell’allenatore che potrebbero “emigrare” al pari di tutti i calciatori?
- E un campo da reperire sul territorio comunale dove giocare le gare casalinghe e per allenarsi (quindi il “Bonolis”, altro nodo strategico, e forse altro)?
- E l’avviamento di un settore giovanile inesistente che dovrebbe a questo punto “imporre” un’intesa, non più facile e scontata, con la FC Bonolis?
Basta? Forse no, ma è già tanta roba. Speriamo non troppa.