ROSETO – “Leggendo le dichiarazioni di Simone Aloisi e Marco Angelini, sembra quasi che abbiano mandato delle controfigure nello scorso consiglio comunale e che quindi non abbiano partecipato alla discussione della mozione contro le maxi bollette della Ruzzo Reti”.
La consigliera Rosaria Ciancaione ribatte così ai capigruppo di Roseto Democratica e Roseto Protagonista , che nelle scorse ore l’hanno accusata di avere usato parole strumentali nei riguardi dell’azienda acquedottistica che rischierebbero di generare tensioni sociali.
“Da ciò che leggo”, incalza la consigliera, “mi sembra di poter dire che Aloisi e Angelini stiano cercando di correre ai ripari per aver votato la mozione; evidentemente avranno le loro necessità politiche di appartenenza e non hanno potuto sottrarsi a un voto favorevole dinanzi agli altri consiglieri di maggioranza”.
“Voglio solo ricordare ai due consiglieri”, interviene Luigi Talamonti del M5S, “quanto sia stata inopportuna l’uscita delle bollette, contenenti conguagli dal 2018, senza che Ruzzo Reti abbia fatto le letture obbligatorie, in un momento in cui famiglie e imprese sono in grandissima difficoltà a causa del Covid, senza considerare che negli anni Ruzzo reti avrebbe dovuto mettere in sicurezza impianti idrici e tubature facendo manutenzione ordinaria e straordinaria su impianti oramai vecchi di 50 anni”.
La mozione presentata dalla consigliera Ciancaione, impegna il sindaco ad attivarsi nel cercare nel minor tempo possibile ogni utile soluzione per correre ai ripari, in sinergia con gli altri 35 comuni soci della Ruzzo Reti.
“Vogliamo anche ricordare ai due consiglieri”, puntualizzano Paola Aloisi e Marco Sacchetti di Un’altra Idea di Roseto 21.0 e Roseto progressista e Coraggiosa, “che il parere dell’Ente Regionale del Servizio Idrico (ERSI) sul Piano Industriale 2019-2021 è estremamente critico per la preoccupante continua crescita dei costi del personale della Ruzzo Reti e il rischio che nuove assunzioni possano essere insostenibili per il bilancio della società; nonché per la carenza di indicatori di misurazione per poter monitorare nel triennio l’andamento dell’attuazione del Piano, la sua correzione e messa a punto ed infine sulla mancanza per tutti gli obiettivi dei costi stimati e connessi benefici economici .
Non è un caso che il sindaco di Teramo e il sindaco di Montorio stiano prendendo le distanze da questo modo di gestire la Ruzzo Reti”.
“Riguardo infine ai riferimenti sul mio lavoro di Dirigente”, conclude Ciancaione, “mi viene solo da sorridere orgogliosamente e chissà se anche Aloisi e Angelini lo possono fare”.