Riceviamo e pubblichiamo:

Scerne è un paese abbandonato e inascoltato fino alla vigilia delle elezioni. Come da copione, ogni qualvolta si avvicinano le elezioni amministrative a Pineto, la macchina comunale del PD puntualmente riattiva sul territorio quelle che dovrebbero essere manutenzioni ordinarie provvedendo a risistemare qualche pezzo del manto stradale con la solita “leccatina” di asfalto; insomma viene messo in atto tutto ciò che possa essere utile ad addolcire la pillola di mandati elettorali dimostratisi insoddisfacenti e inconcludenti.

Una strategia vetusta per raccattare voti, una consuetudine che, nella miglior tradizione della sinistra pinetese, viene rispolverata in ogni appuntamento elettorale. Dopo quasi cinque anni di assoluto immobilismo, dato che tra poche settimane ci sarà la campagna elettorale, occorre fare le cose di corsa e, al contrario di quello che richiedono i canoni di buona amministrazione, si asfaltano le strade con dei rattoppi, si mettono in atto interventi improvvisati che nulla hanno a che fare con la sicurezza e la vivibilità dell’intero territorio, magari si riasfaltano lembi di strada già ripassati alla vigilia dell’ultima campagna elettorale. Il caso più clamoroso è riscontrabile in via delle Paludi (Scerne): come si può ben vedere è stata asfaltata solo la parte della strada destinata alle auto in parcheggio mentre non è stata bitumata l’altra metà della carreggiata utilizzata per il transito dei pedoni, carrozzine, biciclette e motocicli. Via delle Paludi è senza alcun dubbio una delle strade più percorse e trafficate di Scerne lato montagna, una strada oltretutto senza marciapiedi. È la strada che, tanto per intenderci, collega la parte vecchia di Scerne sia alla nazionale sia alla zona Hapimag. Proprio per la sua importanza avrebbe avuto bisogno di maggiori cure, non fosse altro per salvaguardare l’incolumità di coloro che, a piedi o a bordo di un mezzo di locomozione, hanno la necessità di percorrerla quotidianamente. Possiamo riscontrare interventi di tale grossolanità su tutto il territorio della frazione; alcune strade sono state asfaltate letteralmente disegnando ritagli lasciati con il vecchio manto stradale come a creare un vero puzzle. Evidenti operazioni di facciata, strumentali per la propaganda elettorale. Oltretutto lavori che per la qualità e quantità del materiale usato appaiono destinati a rovinarsi ben presto, con enorme sperpero di denaro pubblico. Tra qualche mese sarà tutto da rifare, a dimostrazione di quanto la pezza sia decisamente peggiore del buco, anzi delle buche. Tutto ciò è inammissibile! Un altro esempio di quanto l’amministrazione Verrocchio sia così approssimativa da appaltare lavori eseguiti alla “qualunque cosa” a scapito della città e della maggioranza dei suoi abitanti.Ormai ultimati gli interventi, non è difficile accorgersi dell’anomala posa in opera del bitume che non copre le intere carreggiate ma che, tuttavia, arriva a coprire i tombini. Le asfaltature sono state invocate da Pineto 2.0 molto tempo fa, erano necessarie e non ci sono dubbi. I dubbi però sono relativi alla loro sistemazione e durata. Infatti l’impressione, oltretutto, è che resisteranno esattamente il tempo di una campagna elettorale. Insomma ci troviamo dinanzi ad una azione avente natura evidentemente elettorale, nella peggiore delle vecchie tradizioni.