TERAMO – L’associazione Robin Hood ritiene sterile la polemica tra vecchi e nuovi amministratori sulla denominazione della nuova via nel quartiere San Benedetto a Colleatterrato Basso.
L’associazione invita  ad analizzare lo sviluppo del quartiere di Colleatterrato Basso, lato zona est, contrada San Benedetto, sicuramente da definire. Il peggio che una pubblica amministrazione possa esprimere, un quartiere cresciuto con canoni che fanno pensare alla speculazione edilizia delle zone marine. Strade senza uscita, storte, strette, assenza di parcheggi, aree verdi o luoghi destinati alla socializzazione,  dove addirittura una struttura pubblica crea una sorte di blocco all’intera area. Manca l’idea di quartiere “moderno”. I Romani già avevano un’altra impostazione più funzionale.
Un quartiere nato con una serie di interventi che ha visto la pubblica amministrazione completamente svilita nel suo ruolo istituzionale, della programmazione e della gestione del territorio. Basti pensare anche al campo polivalente, al parcheggio che un’opera realizzata nell’area doveva restituire  alla città, che ancora oggi non è fruibile e che costringerà, per renderla utilizzabile, i cittadini teramani a spendere centinaia di mila euro.
La Treccani che alla voce urbanizzazione recita ” Processo attraverso cui, dalla concentrazione urbana, si transita alla diffusione dell’insediamento e delle funzioni urbane sul territorio, con la formazione di una rete di città gerarchicamente ordinata e tale da distribuire capillarmente i servizi —
In quartiere  vergine, c’era solo campagna, si ritiene utile pensare la sua pianificazione  esprima al meglio il concetto la domanda che poniamo ” cosa c’è di tutto questo nell’area di colleatterrato est?”
In una situazione disastrosa e incredibile,  la politica locale discute e si accapiglia  sulla intitolazione di una via.
questo è il livello che viene espresso, inutile meravigliarsi di altro.
L’associazione Robin Hood ritiene necessaria la costituzione di una commissione consiliare che apra una inchiesta su tutte le opere in financial project o nelle varie modalità di urbanizzazione, dove la parte pubblica concede dei benefici a fronte di una contropartita, per verificare 1 )se gli accordi sono stati rispettati; 2) chi aveva l’obbligo di farli rispettare; 3) se sono state concesse vendite a fronte di mancata realizzazione delle opere; 4) chi non ha attivato la escussione delle polizze fideiussorie a garanzia e copertura degli interventi nella parte pubblica.
L’associazione Robin Hood ritiene questa azione necessaria, soprattutto per il futuro, in modo da realizzare procedure e attività di controllo stringenti e puntuali
Il bene e la cosa pubblica non possono essere sempre soccombenti rispetto agli interessi privati.