PESCARA – Una regione che costruisca futuro e pensi al benessere delle imprese e dei consumatori con un occhio di riguardo alla salute, all’occupazione e alla sicurezza ambientale ed alimentare. Si chiama Manifesto Politico di Coldiretti Abruzzo ed è il documento che il presidente regionale Silvano Di Primio e il direttore Giulio Federici consegneranno ai candidati alla presidenza della Regione per fornire un contributo propositivo a coloro che andranno a condurre, come governo o come opposizione, l’Abruzzo per i prossimi 5 anni.
Il documento verrà presentato, a partire da sabato 2 febbraio, in un ciclo di incontri che, nel Mediamuseum di Pescara, vedrà partecipare i 4 candidati alla carica di presidente della Regione Abruzzo. Questi i grandi temi al centro del documento: rafforzamento della sovranità alimentare; tutela del made in Italy dal campo alla tavola con particolare riferimento alla materia prima abruzzese; sostegno della filiera corta nella ristorazione pubblica e promozione dei mercati contadini; creazione di un paradigma sostenibile in termini ambientali; sviluppo della competitività imprenditoriale attraverso l’innovazione. Cinque grandi temi che gravitano intorno al “cibo” e che Coldiretti Abruzzo ha sviluppato in 4 aree di intervento (multifunzionalità, ambiente, filiera agricola, sburocratizzazione) con le relative proposte da attuare nel corso della legislatura.
Di seguito il calendario degli incontri nel Mediamuseum di Pescara:
CENTROSINISTRA: Giovanni Legnini – sabato 2 febbraio 2019 ore 10.00
MOVIMENTO 5 STELLE: Sara Marcozzi – lunedì 4 febbraio ore 15.00
CENTRODESTRA: Marco Marsilio – mercoledì 6 febbraio ore 10.00
CASAPOUND: Stefano Flajani – mercoledì 6 febbraio ore 15.00
“Si tratta di un documento programmatico con le principali esigenze del mondo agricolo e con le nostre proposte concrete con un occhio di riguardo alle aspettative dei consumatori – sottolinea Coldiretti Abruzzo – vogliamo condividere queste esigenze con chi si candida a governare la nostra regione, con l’auspicio che l’agricoltura abbia l’attenzione che merita, riesca ad esprimere ancora meglio le sue grandi potenzialità e veda la soluzione di problemi annosi e penalizzanti per imprese e persone”.