BILANCIO, IL CENTRODESTRA SI LIMITA ALL’ORDINARIA AMMINISTRAZIONE, SENZA CRITERI ASSEGNA LE POCHE RISORSE NON VINCOLATE.
IL PATTO PER L’ABRUZZO OTTIENE L’AIUTO PER VITA INDIPENDENTE, IL FONDO PER IL RIMBORSO DEL BOLLO AUTO NELLE AREE INTERNE E IL FONDO PER IL MICROCREDITO.
IL PATTO PER L’ABRUZZO OTTIENE L’AIUTO PER VITA INDIPENDENTE, IL FONDO PER IL RIMBORSO DEL BOLLO AUTO NELLE AREE INTERNE E IL FONDO PER IL MICROCREDITO.
L’AQUILA – Il centrodestra lascia senza risposte le grandi questioni e non offre soluzioni concrete alle reali necessità dell’Abruzzo. È un giudizio negativo quelle delle opposizioni sulla sessione di Bilancio appena conclusa in Consiglio regionale, nonostante siano state approvate importanti proposte avanzate dal Patto per l’Abruzzo, che si aggiungono a quelle presentate dai singoli partiti di opposizione: come i fondi alla Vita indipendente; il fondo rotativo per il microcredito e il fondo da 1 milione di euro per sostenere le spese dei cittadini delle aree interne relative al bollo auto.
“Siamo riusciti ad ottenere importanti risultati per sostenere gli abruzzesi, soprattutto le fasce più deboli della popolazione – spiega ilCapogruppo Luciano D’Amico – anche se la Regione Abruzzo avrebbe dovuto e potuto fare molto di più promuovendo una programmazione orientata a una maggiore sobrietà e oculatezza. Abbiamo ascoltato infruttuosamente gli interventi di maggioranza e Giunta, che ci hanno inutilmente elencato azioni poste in essere che rientrano nell’ordinaria gestione dell’Ente, senza dire nulla sui criteri che hanno orientato l’allocazione delle poche risorse non vincolate e non finalizzate a disposizione del Consiglio. Ciò che personalmente ritengo più grave è, ancora una volta, il finanziamento riservato ai festival e ad alcuni eventi con individuazione diretta, soprattutto in un momento in cui il settore del sociale soffre particolarmente, in cui il comparto agricolo è in ginocchio e le aree interne continuano a soffrire la carenza di servizi, aumentando così il fenomeno dello spopolamento. Per questo mi sono astenuto su tutti gli emendamenti, sia di maggioranza che di opposizione, che avevano come oggetto l’affidamento diretto riservato a festival, a eventi e concerti vari, sia perché le risorse sono pochissime e le priorità altre, sia perché è previsto il bando dedicato per gli eventi e, a mio avviso, è su quello che dovrebbero essere destinate le risorse, compiendo un passo avanti in trasparenza e pari opportunità di partecipazione, con valutazioni tecniche e non politiche di ciò che va finanziato.
La Regione Abruzzo continua nella sua visione miope delle reali esigenze dei cittadini e delle cittadine abruzzesi e dice no a proposte di buon senso che avevano lo scopo di colmare tutte quelle carenze generate nelle maglie del Bilancio, come il fondo da destinare ai Comuni, sul quale il Governo nazionale ha attuato pesanti tagli per le spese correnti; o come il rifinanziamento integrale del sostegno agli affitti, che avevamo chiesto attraverso un emendamento per ciascuna annualità 2025/2027. La maggioranza ha rifiutato di tendere una mano a chi si trova in una condizione di morosità incolpevole e, a causa della mannaia imposta dal Governo Meloni sul tema, oggi è senza sostegno.
Così come hanno detto no all’istituzione di un apposito fondo per l’attuazione del Biglietto Unico Regionale (ABRU) a 1,40 euro su tutto il territorio regionale, per sostenere l’agevolazione tariffaria, fino alla gratuità, per gli studenti di ogni ordine e grado. Il biglietto unico avrebbe semplificato la mobilità dei cittadini, incentivando l’uso del trasporto pubblico locale tutelando l’ambiente e contrastando lo spopolamento delle aree interne, facilitando la connessione tra territori e riducendo i disagi di chi è costretto a muoversi per lunghi percorsi tra un comune e l’altro.
Abbiamo anche proposto, incontrando l’ostacolo del centrodestra, di stanziare un fondo volto a mitigare la profonda crisi che sta interessando il settore primario. In particolare per il riconoscimento di contributi a titolo di ristoro dei danni subiti dal comparto agricolo, a causa delle emergenze climatiche registratesi nelle annualità 2023 e 2024. Anche su questo la maggioranza ha detto no, nonostante il comparto agricolo sia di fondamentale importanza per lo sviluppo economico abruzzese e i ritardi della Regione sull’erogazione dei ristori mette in ginocchio centinaia di aziende” conclude D’Amico.
La Regione Abruzzo continua nella sua visione miope delle reali esigenze dei cittadini e delle cittadine abruzzesi e dice no a proposte di buon senso che avevano lo scopo di colmare tutte quelle carenze generate nelle maglie del Bilancio, come il fondo da destinare ai Comuni, sul quale il Governo nazionale ha attuato pesanti tagli per le spese correnti; o come il rifinanziamento integrale del sostegno agli affitti, che avevamo chiesto attraverso un emendamento per ciascuna annualità 2025/2027. La maggioranza ha rifiutato di tendere una mano a chi si trova in una condizione di morosità incolpevole e, a causa della mannaia imposta dal Governo Meloni sul tema, oggi è senza sostegno.
Così come hanno detto no all’istituzione di un apposito fondo per l’attuazione del Biglietto Unico Regionale (ABRU) a 1,40 euro su tutto il territorio regionale, per sostenere l’agevolazione tariffaria, fino alla gratuità, per gli studenti di ogni ordine e grado. Il biglietto unico avrebbe semplificato la mobilità dei cittadini, incentivando l’uso del trasporto pubblico locale tutelando l’ambiente e contrastando lo spopolamento delle aree interne, facilitando la connessione tra territori e riducendo i disagi di chi è costretto a muoversi per lunghi percorsi tra un comune e l’altro.
Abbiamo anche proposto, incontrando l’ostacolo del centrodestra, di stanziare un fondo volto a mitigare la profonda crisi che sta interessando il settore primario. In particolare per il riconoscimento di contributi a titolo di ristoro dei danni subiti dal comparto agricolo, a causa delle emergenze climatiche registratesi nelle annualità 2023 e 2024. Anche su questo la maggioranza ha detto no, nonostante il comparto agricolo sia di fondamentale importanza per lo sviluppo economico abruzzese e i ritardi della Regione sull’erogazione dei ristori mette in ginocchio centinaia di aziende” conclude D’Amico.