TERAMO – La Camera di Commercio di Teramo, a conclusione di un anno ricco di attività a favore del sistema imprenditoriale locale, ha illustrato il programma di promozione economica realizzato nel 2019. L’ente camerale ha stanziato 1.181.465 euro a supporto delle attività imprenditoriali nel 2019. Quanto al 2020 e sulle prospettive, il presidente Gloriano Lanciotti ha aggiunto: “Mi auguro che il 2020 sia l’anno di un ulteriore intervento migliorativo sul territorio teramano perché le nostre aziende hanno bisogno di essere sostenute“.

Anche sulla fusione della Camera di Commercio di Teramo con L’Aquila, Lanciotti è chiaro: “Sulla fusione faremo di tutto per aspettare comunque la sentenza dell’8 aprile della Corte costituzionale. Se la sentenza dirà che la legge è incostituzionale è evidente che rimetteremo in discussione la partita. Se tutta Italia sarà, come dire, ‘costretta’ a fare la fusione, noi ci adegueremo a quelle che saranno le leggi. E’ chiaro che il nostro intento è di non chiudere e di non fare la fusione prima che ci sia una decisione della Corte. Questo per evitare di mettere in piedi una riforma che poi potrebbe essere smentita da un’eventuale decisione“.

Il presidente evidenzia anche: “Non comprendiamo perché gli amici aquilani, in maniera così insistente, stiano chiedendo la fusione. La cosa ci dispiace perché anche per loro far rimanere la Camera di commercio dell’Aquila sul territorio aquilano è importante. Si tratta di due territori che hanno esigenze importanti ed hanno avuto ed hanno problemi per la Ricostruzione.  Nel caso di Teramo abbiamo erogato un milione e 181mila euro e abbiamo movimentato più di 3 milioni di euro a supporto del sistema imprenditoriale locale“.

Lanciotti conclude: “Per questo è importante che l’ente rimanga autonomo sul territorio, per poter intervenire anche nelle piccole cose delle piccole imprese“.

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