Ieri ci eravamo lasciati con due possibilità, le ricordate? Ovvero modello americano che vedeva una irruzione gelida da nord periodo 3-5 Gennaio con neve a quote costiere e poi dal 5 un ritorno all’alta pressione e il modello inglese che invece ci dava oltre ai giorni 3-5 altro gelo e altra neve anche nei giorni successivi.
Sembrerebbe che abbia vinto il primo, almeno dalle ultime emissioni l’avvezione gelida durerà 2 giorni e poi rientreremo pian piano alla normalità, con temperature sempre basse si per le gelate notturne ma in un contesto soleggiato. Vedremo comunque c’è ancora tempo.
Nel frattempo analizziamo la fase gelida del 3-5 gennaio con 3 mappe: la prima dove è chiaro che per via della posizione dell’Alta pressione troppo ad est saremo presi di striscio dal serbatoio gelido che invece avrà i suoi massimi effetti sulle regioni balcaniche e in seguito su Grecia e Turchia.
Ma questo striscio è comunque sufficiente a farci avere un 48 ore gelidi con neve che cadrà anche sulle coste da Ancona in giù lungo il versante adriatico (dunque favorite tutte le zone ad est), con la zona meridionale dell’Abruzzo, il Molise e il Gargano che vedranno buoni accumuli nevosi come spesso avviene in questi casi.
Vi posto la seconda mappa quella degli accumuli nivometrici ovviamente da prendere con le pinze dato la distanza temporale piuttosto ampia; man mano che il colore diventa più acceso abbiamo gli accumuli maggiori, e come si può notare il Sulmonese, la zona dei Parchi, la provincia di Chieti in genere oltre che tutto il Molise dovrebbero avere gli accumuli maggiori, sopra i 40 cm.
Altrove per il momento si andrà dall’imbiancata fino ai 20 cm, escluse ovviamente le aree montuose dove avremo comunque buoni accumuli da Stau. Dunque ci aspettiamo neve e gelo dalle Marche in giù ma nulla di così eclatante come ieri Reading ci faceva immaginare con le elaborazioni mattutine. Infine gli spaghi della nostra zona, che confermano -10 gradi circa a 850 hpa (1360 mt. circa più o meno) per le giornate che vanno dal 3 al 5 GENNAIO.
In seguito aumento delle temperature e cessazione dei fenomeni. Anche la notte del 1 Gennaio avremo aria fredda dai Balcani, ma sarà ovviamente uno sbuffo rispetto a quello che accadrà in quelle 48 ore. Dunque non sarà nulla di eclatante ma non fatevi trovare impreparati, mi rivolgo soprattutto alle province, ai comuni e alle Regioni che saranno interessate da questo evento.
Pierluigi Casalena