VAL VIBRATA – “La Val Vibrata inizia purtroppo a comprendere come la nuova amministrazione provinciale di centro destra, in campo da pochi mesi, abbia riavvalorato una vecchia tara amministrativa di parte politica teramana che deprezza la Val Vibrata quale territorio periferico e marginale, tenuto lontano dall’elaborato delle scelte necessarie per lo sviluppo territoriale”. Inizia così la nota del Pd Val Vibrata, che prosegue: “Purtroppo, al di là dei proclami del centro destra vibratiano, costituiti da un’escalation di enunciati vibranti utili a colpire l’elettore nel periodo delle votazioni, restano poi in campo i fatti che parlano di un triste ridimensionamento politico”.
“La Val Vibrata è rimasta monca di ruoli cruciali, privata da rappresentanze autorevoli capaci di indirizzare scelte decisive nella strategia dello sviluppo provinciale – dicono dal Pd Val Vibrata – Sono stati persi posizionamenti importanti e incarichi decisivi, come ad esempio è andato perduto l’assessorato alla viabilità che, attraverso Mauro Scarpantonio, aveva impostato un importante lavoro di rispristino della viabilità”.
“La concessione della delega alle pari opportunità assegnata ad Ambra Foracappa, votatissima in vallata eppur sottostimata nel ruolo politico, rappresenta ancor più chiaramente l’incapacità del Centro Destra vibratiano di imporsi rispetto a logiche di parte che da anni penalizzano la vallata avvalorando una logica di esclusione. – si legge ancora nella nota – Se il buongiorno si vede dal mattino ci si appresta ad un nuovo declino e ad una assenza di rappresentanza territoriale come sempre è avvenuto con le amministrazioni locali e regionali targate centro destra”.
“Accadde, ricordiamolo, con la giunta regionale Chiodi, continua ad accadere oggi con la lontananza del nuovo assetto provinciale appena insediatosi – concludono dal Pd Val Vibrata – La domanda sorge spontanea: quanto vale la Val Vibrata per il Centro Destra? Intanto la vallata si è seduta, relegata nell’ombra, in attesa che qualcuno torni a volgere lo sguardo sulle necessità di un territorio fondamentale per l’economia della provincia seppur ancora una volta a torto penalizzato”.