SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA – Un idillio finito a poche ore dal risultato elettorale, scelte sulle deleghe non rispettate, un sindaco definito più volte “despota” e “sceriffo”.
Dopo 4 mesi dalla scelta di uscire dal gruppo di maggioranza e di dimettersi da assessore Annunzio Amatucci, il più votato nelle scorse elezioni amministrative, spiega le proprie ragioni e lo fa in una accorata e schietta conferenza stampa in cui non lesina più di una critica all’operato del sindaco Elicio Romandini. Molteplici le ragioni di una scelta definita inevitabile.
“L’idillio è finito dal mio punto di vista il giorno dopo il risultato eclatante mai avuto nella storia con oltre il 60% dei consensi” afferma Amatucci.
“Il nostro sindaco già il giorno dopo, appagato dal fare quello che voleva da sempre, cioè fare il sindaco della sua città. ha perso quella che era la stella polare che ci aveva uniti in modo granitico durante la campagna elettorale. Le scelte immediatamente successive non sono state quelle previste dai gruppi che si erano uniti per dare il meglio di se stessi.
Non potevo che utilizzare gli aggettivi “despota e sceriffo” perchè così è stato, così è e così immagino che sarà per il proseguimento della attività amministrativa anche se l’uscita da parte mia e dell’ ex assessore al bilancio è stata dovuta proprio al fatto che si vedeva il nostro sindaco poco avvezzo alla condivisione con quella che doveva essere la squadra ed io ho rimarcato più volte il motivo perchè non volesse un aiuto da parte della squadra”.
“Ora noi abbiamo creato il nuovo gruppo consiliare “Risorgi Sant’Egidio”, aggiunge l’ex assessore, “un gruppo esterno alla maggioranza ma non appartenente alla minoranza. Continueremo a fare il bene della comunità e presenzieremo come sempre abbiamo fatto”.
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