PESCARA – ll verde urbano pubblico in Italia è aumentato del 3,7% in un quinquennio ed ha raggiunto nei capoluoghi di provincia oltre 564 milioni di metri quadrati che corrispondono ad una disponibilità media nazionale di 31,1 metri quadri per abitante.
E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti su dati Istat in occasione della forte ondata di maltempo che ha provocato vittime anche a causa della caduta di rami e alberi killer favorita dalla ridotta e improvvisata manutenzione.
Situazione di allerta anche in Abruzzo, dove sono state registrate improvvise cadute di alberi sia in periferia che in alcuni centri urbani con danni a cose e persone di diversa entità. “In Abruzzo – sottolinea la Coldiretti – la disponibilità di verde urbano per abitante è variabile. Pensando semplicemente ai capoluoghi di provincia si va dai 6,7 metri quadrati della città di Chieti (su una superficie di verde urbano pari a 345.600 mq) ai 38,3 mq di Pescara (su 4.622.643 mq) passando per i 18 mq per abitante di Teramo (su 987.500 mq) fino ai 29,6mq di L’Aquila (2.059.087 mq). In virtù delle condizioni climatiche sempre più incerte ed imprevedibili mai come oggi assume importanza provvedere ad una maggiore manutenzione ed attenzione al verde pubblico”.
“Il verde pubblico è giustamente – sottolinea la Coldiretti – uno dei parametri che vengono utilizzati per valutare la vivibilità di un territorio e l’attenzione di una amministrazione per il benessere dei propri abitanti, ma questa valutazione non può essere disgiunta – sostiene la Coldiretti – dalla verifica delle risorse economiche e delle professionalità che vengono investite per la manutenzione e la corretta gestione di queste aree. Troppo spesso – precisa la Coldiretti – vengono realizzate aree a verde senza una adeguata scelta delle essenze più adatte a quel clima o a quel terreno o a quella posizione, di dimensioni inadeguate o sesti di impianto e distanze dal pronto effetto ma problematiche per la manutenzione. Altra tematica è quella della difesa fitosanitaria che è aumentata per l’aggressività di tanti patogeni introdotti negli anni da diverse parti del mondo, ma troppo spesso non affrontati adeguatamente, con conseguenze catastrofiche sulla bellezza dei luoghi, ma anche sulla loro sicurezza, con problemi di stabilità degli alberi. In questo contesto particolare attenzione va riposta alle potature e allo sviluppo degli apparati radicali. L’aumento delle aree verdi – conclude la Coldiretti – va accompagnato da una attenta cura che spesso si scontra con i tagli finanziari che molte amministrazioni, in tempi di crisi, sono costrette ad operare sulla gestione del verde pubblico.