TERAMO – Oggi purtroppo per importanti impegni di lavoro – sono a Genova come spesso negli ultimi 6 anni per il processo Morandi – non potrò partecipare al consiglio comunale dove all’ordine del giorno si discute del destino dello stadio Bonolis con la risoluzione della convenzione e accordo transattivo.
Argomento molto sentito in città e tra i tifosi che come leggo parteciperanno numerosi chiedendo che lo stadio torni nelle mani del comune.
Beh sul punto che in astratto e visto con il solo occhio del tifoso sembrerebbe l’unica cosa da fare, in realtà pone, agli occhi attenti di chi esamina gli atti a base di questa scelta e che ha la responsabilità del voto, tanti tanti dubbi e incertezze soprattutto per il futuro.
Se per Enrico IV Parigi valeva bene una messa, risolvere la convenzione con la Soleia dell’Ing Iachini vale cinque milioni di euro dei cittadini teramani?
Ecco quindi che in questi giorni mi sono confrontato con diversi cittadini e tifosi spiegando con la massima trasparenza la vicenda contrattuale, la convenzione, l’accordo transattivo e la risoluzione della convenzione che se da una parte libera lo stadio e la parte sportiva dal concessionario dall’altra apre una stagione di forte incertezza sulla futura gestione e gli alti costi che poi andranno a ricadere solo sul comune di Teramo ad iniziare dal rischio abbastanza concreto sia dei lunghi tempi per la predisposizione del bando di gara per l’affidamento sia che la gara vada deserta.
Nel frattempo forse i tifosi non sanno che anche con l’approvazione della delibera per i prossimi sei mesi e probabilmente per altri sei pagheremo alla Soleia in totale quasi 340.000 euro per appalto di servizi sperando che ciò non si renda necessario per ulteriore tempo..
A ciò deve aggiungersi che lo stesso accordo transattivo dell’arbitrato prevede anche il riconoscimento di una somma di 5 milioni di euro da versare al concessionario di cui due milioni subito, due milioni sottratti di netto al bilancio dell’ente nonchè una serie di accordi con la Soleia per rapporti di locazione per gli spazi commerciali attualmente non ancora realizzati oltre all’utilizzo esclusivo dal 1 giugno al 31 agosto.
Per le locazione si prevede un canone per i primi sei anni di 250.000 euro poi di 330 per gli ulteriori sei anni mentre un canone di 70.000 per l’utilizzo estivo; in merito a questi canoni di locazione ho chiesto in commissione come siano stati determinati, se vi fosse un pef al riguardo senza ricevere però argomentazioni convincenti perchè il privato potrebbe realizzare utili di impresa molto molto importanti.
E allora torno a chiedermi e a chiedervi lo stadio val bene 5 milioni di euro e tutti i rischi conseguenti? Sono state fatte tutte le dovute e opportune valutazioni? E’ corretta la valutazione del valore residuo della durata della convenzione stabilito in quattro milioni e seicento mila euro e per l’effetto la scelta di accordarsi? O si è voluto a tutti i costi interrompere la convenzione con la Soleia cavalcando i sentimenti dei tifosi e la passione per la squadra di calcio della città senza considerare tutti i rischi connessi ad un’operazione che andrà a pesare sul bilancio del comune per i prossimi dieci anni? Tutti, me per primo, ritengono folle che il Teramo Calcio o meglio ora il città di Teramo debba giocare per diversi campi della provincia, la squadra deve giocare al Bonolis sia chiaro ma perchè questo avvenga la politica avrebbe dovuto giocare una partita diversa e riuscire a contrattare con il concessionario una modifica della convenzione sia in termini di durata ma anche in termini di maggior tutela per la squadra principale della città.
L’amministrazione D’Alberto non è stata capace di ciò; questo negli ultimi quattro anni non è avvenuto ed ora ci troviamo in un arbitrato, sembrerebbe con le spalle al muro, dove il male minore sarebbe pagare 5 milioni di euro… per essere poi come dice il Sindaco D’Alberto noi i protagonisti delle scelte future sul Bonolis?
Io tutte queste certezze non le ho e spero che i colleghi consiglieri, dopo ampia e approfondita discussione cui mio malgrado non potrò partecipare, nel considerare molti aspetti contabili sottesi alla questione stadio, votino con serenità e senza pressioni di alcun genere la migliore scelta per il futuro anche e non solo sportivo della città di Teramo.
I tifosi come me ragionano sempre con il cuore e mossi dalla passione, gli amministratori devono ragionare con la testa nell’interesse collettivo dei teramani – Il Consigliere di Fratelli d’Italia, Avv. Pasquale Tiberii –