TERAMO – Votata a maggioranza (con i voti del centro-destra ed il solo voto contrario del Consigliere Lanfranco Lancione) la mozione di Teramo 3.0 sul reddito di cittadinanza. L’approvazione è arrivata solo dopo un passaggio di modifica del testo. Proprio sul testo, infatti, in seno alla maggioranza erano sorti delle discrepanze con l’intervento del Consigliere del PD Massimo Speca che aveva annunciato il proprio no al voto, perché l’atto era da considerarsi nulla senza l’approvazione di un decreto del Governo. Dopo alcuni screzi con l’Assessore Maria Cristina Marroni, è arrivata la decisione di modificare il testo, esplicitando meglio il passaggio sul decreto attuativo. La mozione, successivamente, è stata votata con i voti del centro-destra, con quelli della maggioranza (con la posizione del Capogruppo PD Luca Pilotti che andava a sottolineare il voto favorevole esclusivamente al testo modificato) ma con il “decisamente no” di Lanfranco Lancione e con l’astensione di Massimo Speca. Cosa che ha provocato qualche mugugno.
In pratica il Comune ha deliberato di voler dare avvio a tutte quelle attività propedeutiche sul reddito di cittadinanza con l’individuazione di progetti di utilità collettiva tramite la disponibilità dei beneficiari dello stesso reddito. “Speca non so perché è uscito dall’aula. Ce lo spiegherà. A noi interessano i cittadini. Questa mozione andava ad individuare un percorso di approvazione della Legge 26. E’ un discorso di avvantaggiarsi, di portarci avanti con la programmazione. Poi se qualcuno vuole far finta di non capire, oppure è una questione di paternità politica dell’operazione, non ci interessa”