TERAMO – Se il consigliere Luca Corona, invece di emulare i cronisti di “Striscia la notizia” (attività che ultimamente pare gli piaccia molto) e fotografare lavori non ancora terminati, si fosse documentato come il suo ruolo istituzionale imporrebbe, avrebbe saputo che i pozzetti di viale Crucioli sono stati coperti, dopo averli tutti mappati, perché sono in numero elevato e realizzati in momenti diversi: il tenerli scoperti avrebbe significato avere una strada sconnessa per i continui avallamenti dei pozzetti; si è fatta una scelta, interpretando quella che avrebbe reso più agevole la percorribilità dei cittadini.
Se poi, invece di provocare reazioni eccessive con le sue osservazioni, come nel caso del commerciante di viale Crucioli, che ha insinuato la pericolosità dei materiali per la salute (cosa che potrebbe evincersi anche come reato di procurato allarme?), il consigliere Corona si fosse informato, avrebbe saputo che lo spolvero effettuato su viale Crucioli altro non è che “un aggregato di dimensioni ridottissime comunemente chiamato filler (sabbia finissima), che ha la funzione riempitiva di piccoli vuoti, favorendo l’elasticità della pavimentazione o strato di usura (tappetino)” e che la qualità dei materiali è rigorosamente controllata da una apposita ditta di professionisti.
Insomma trattasi di sabbia di basalto macinata finissima e comunque inferiore a 0,063 mm, che rende più durevole il fondo pur consentendo, qualora servisse, di rimuovere agevolmente il tappetino per eseguire il lavori nel pozzetto. Rimanendo ben chiaro che chiunque, qualsiasi azienda, dovesse rimuovere il tappetino per effettuare i lavori, è tenuto a ripristinare il fondo a livello del manto stradale. Quanto ai tombini, sono stati ripuliti dalla TeAm a pochi giorni dall’asfaltatura e sono in grado di garantire un drenaggio ottimale dell’acqua piovana.
Si è fatta una scelta, anche in questo caso, nel rispetto dei cittadini, della loro qualità di vita e della loro sicurezza. Quella scelta che non si è fatta nei dieci anni precedenti, anno più anno meno e che il consigliere Corona si è ben guardato dal criticare, quando era partecipe di un’amministrazione che ha lasciato ammalorare le strade a livelli drammatici e degradare l’immagine della città, ignorando le esigenze dei cittadini e scegliendo di non intervenire persino in situazioni oggi divenute, anche a causa di quell’incuria, a dir poco drammatiche (per non parlare
della situazione economica, vicina al pre-dissesto, evitato solo grazie alle capacità del nostro sindaco, ma che non consente di programmare serenamente investimenti e iniziative).
Certo, seguendo il “buon” esempio che il consigliere Corona rappresenta, anche questa amministrazione avrebbe potuto scegliere di non intervenire; oppure di intervenire in maniera massiccia e totale su una sola via (viale Crucioli, essendo molto vecchia, ha un fondo stradale in terra che avrebbe bisogno di un lavoro molto più complesso) chiudendola per più di un mese, investendoci l’intera cifra a nostra disposizione e lasciando il resto di Teramo al totale abbandono.
Ma, è luogo comune, la vita è fatta di scelte e noi abbiamo scelto di dare risposte il più possibile adeguate alle esigenze dei cittadini, perché questo siamo stati chiamati a fare; quelle scelte che il consigliere Corona, con la sua maggioranza, non fece. Con le sue critiche, anzi e le sue foto e i suoi allarmi, rivendica la pervicace volontà (che ci rimarrà sempre incomprensibile) di voler lasciare in eredità, ai teramani, una città devastata dall’incuria, dall’incompetenza e dall’incapacità di scelte e di intervento.
Il gruppo consiliare Teramo Vive