TERAMO – In merito alla polemica sorta tra i volontari del Soccorso Alpino Abruzzo e i Vigili del Fuoco, per il recupero della salma del turista tedesco sul massiccio del Gran Sasso il CONAPO, sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco, ha inviato una nota alle autorità competenti che pubblichiamo integralmente:
La scrivente O.S. ha appreso con stupore attraverso gli organi di stampa, della polemica dei volontari del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo circa una asserita “intromissione” dei
Vigili del Fuoco nelle operazioni di recupero della salma del turista tedesco disperso nei giorni scorsi sul Gran Sasso, con l’ausilio dell’elicottero. In particolare negli articoli in questione si asserisce che l’elicottero dei vigili del fuoco “giunto sul posto … senza preavviso verso i soccorritori all’interno del canyon … ha causato notevoli problemi circa la sicurezza dello scenario di intervento. I tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo sono stati quindi costretti ad allontanarsi per preservare la loro incolumità mentre la salma veniva recuperata dall’elicottero”. Inoltre abbiamo ricevuto notizia che il Presidente dei volontari del Soccorso Alpino Abruzzo avrebbe inviato una PEC alla Direzione Regionale VV.F. Abruzzo addirittura chiedendo i nominativi dell’equipaggio che ha operato il recupero in oggetto.
Il CONAPO, considerato l’alto livello di professionalità posseduta dal nostro personale aeronavigante, nutre profondi dubbi sul fatto che l’equipaggio del Reparto Volo di Pescara abbia fatto manovre in qualche modo pericolose. E’ evidente che una simile assurda polemica, almeno per il rispetto del deceduto e dei suoi cari, poteva e doveva essere risolta con il dialogo istituzionale, magari con l’intervento del Prefetto, ed è altrettanto chiaro che portare la polemica (pretestuosa) sui mass-media (insieme alla notizia del ritrovamento e del recupero della salma) obbliga il Corpo nazionale dei vigili del fuoco a una chiara e ferma replica, posto che da quanto ci viene riferito i fatti sono andati in modo completamente diverso da quanto asserito dal Soccorso Alpino. E’ altrettanto evidente che tacere ora da queste pubbliche accuse equivarrebbe implicitamente per il Corpo nazionale vigili del fuoco, ammettere di avere in qualche modo torto, anche se in realtà così non è.
E’ noto a tutti che i volontari del Soccorso Alpino sono privi della attribuzione di qualifiche di Polizia Giudiziaria (a differenza dei Vigili del Fuoco) e poiché si trattava del recupero di una “salma” (quindi non una operazione di soccorso sanitario) il CONAPO esprime sentimenti di forte condanna per la pretestuosa polemica a mezzo stampa e per la assurda richiesta di conoscere i nomi dei nostri colleghi intervenuti. Chiediamo invece che gli stessi colleghi vengano adeguatamente tutelati sotto ogni profilo, compreso l’eventuale diffusione delle loro generalità a terzi.
Per quanto sopra riteniamo quanto mai necessario e urgente che le S.S.LL. dispongano tutti gli opportuni accertamenti, tra cui (ma non solo) acquisire le relazioni di servizio sui fatti accaduti, del Funzionario di Guardia, del Responsabile dell’UCL sul posto e del ROS che ha condotto le operazioni di recupero, oltre che dell’equipaggio dell’elicottero intervenuto. Da quello che ci viene riferito emergerà un quadro nettamente diverso da quello rappresentato pretestuosamente dal Soccorso Alpino Abruzzo. Alle SS.LL. che leggono per conoscenza si chiede di intervenire, ciascuno per il proprio ambito di competenza, per accertare come siano andati realmente i fatti e procedere alle opportune repliche, sia in termini mediatici che di eventuali segnalazioni alle Autorità Giudiziarie nonché alle Prefetture locali, per chiarire quali sono i compiti affidati al Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
Qualora non pervengano riscontri esaustivi il CONAPO darà avvio ad incisive forme di protesta. – IL SEGRETARIO GENERALE CONAPO Sindacato Autonomo VVF Marco Piergallini –
(foto di repertorio)