Intervenendo in merito alla vicenda dei debiti maturati dall’ASP1 nei confronti della Cooperativa Sociale Polis, denunciata ieri da una lettera del Presidente Piombaroli indirizzata a tutti gli organi regionali, il Consigliere Regionale Dino Pepe rappresenta tutto il proprio sconcerto.

TERAMO – “Siamo davanti ad una situazione di una gravità inaudita: non tanto e non solo per l’ammontare di debiti superiore ad 8 milioni di euro, che già di per se dovrebbero spingere ad una profonda riflessione, ma soprattutto per l’assordante silenzio di Marsilio e della sua giunta, i quali ancora una volta hanno preferito darsi alla latitanza piuttosto che metterci la faccia e dare risposte ad operatori ed ospiti. Il Commissario Canzio appare sempre più come la vittima sacrificale di una vicenda che ad oggi rischia di divenire una bomba sociale” commenta il Consigliere regionale Dino Pepe.

“Abbiamo discusso in questi giorni l’assestamento di bilancio della Regione Abruzzo, abbiamo letto notizie riguardanti tensioni interne alla maggioranza Marsilio sulla legge delle mance e delle mancette, ma mai il Presidente Marsilio ha fatto sentire la sua voce e la sua autorevolezza su una tematica così importante. Sono mesi che chiedo risposte e tempi certi su un piano di risanamento che dia futuro alla ASP1, sono mesi che chiedo dove sono finiti gli oltre 3 milioni promessi in fase covid per dare un po’ di fiato al bilancio di questa azienda, sono mesi che chiedo certezza per lavoratrici, lavoratori ed ospiti” continua il Consigliere del Partito Democratico.

“Domande cadute nel vuoto, silenzi assordanti e preoccupazioni che aumentano, mentre la maggioranza regionale delibera sul festival della birra. Davanti a tutto questo non si può rimanere silenti, quindi chiedo a tutta la comunità politica teramana di battere un colpo, andando oltre le appartenenze partitiche, per il futuro di questa azienda. Personalmente, inizierò facendo la mia parte e recandomi presso la casa di riposo De Benedictis già la prossima settimana per una visita ispettiva, nei tempi e nei modi previsti come prerogativa per i consiglieri regionali” conclude Dino Pepe.