ROMA – In un’Italia a più marce c’è una parte di sport che prova a riaprire gli impianti al pubblico. Seppur parzialmente e da Regione a Regione in base alle ordinanze dei rispettivi Governatori. Allo stadio Patini di Castel di Sangro è andato in scena a porte aperte un triangolare
tra i padroni di casa, L’Aquila e il Napoli e a segnare la prima rete della giornata è stato l’aquilano Francesco Di Paolo: “E’ stata una bella sensazione: sentire il boato dei tifosi, il calore del pubblico. Il segno che si è tornati alla normalità”. La sua sarebbe stata una rete come tante nelle amichevoli di preparazione estiva, se non fosse che il triangolare abruzzese si è disputato di fronte a oltre mille spettatori sugli spalti.
“Speriamo possa proseguire – aggiunge Di Paolo all’ANSA – perché il calcio senza pubblico proprio non mi appassiona. Non è calcio vero, anche se dalla tv abbiamo potuto sentire le voci dei protagonisti in campo per me il calcio è con i tifosi. Il gol di ieri lo dedico a tutte le persone che hanno passato questo brutto momento, spero sia l’inizio per tornare alla normalità”.

Sempre ieri, alla Unipol Arena di Casalecchio di Reno erano 590 i tifosi sugli spalti a seguire la vittoria di Reggio Emilia contro la Fortitudo Bologna nella gara di Supercoppa 2020. Tra i protagonisti del match, Filippo Baldi Rossi con 18 punti all’attivo: “Finalmente dopo sei mesi abbiamo avuto la possibilità di giocare, innanzitutto, una partita ufficiale – osserva il cestista reggiano- e abbiamo potuto farlo, seppur con
tutte le norme preventive necessarie, davanti ad un pubblico. È  stato un primo passo molto emozionante, anche se abbiamo ben chiaro tutti che dobbiamo ancora mantenere tanta prudenza. Il nostro auspicio, da giocatori, è che si possa pian piano aumentare la capienza degli impianti se le cose andranno per il verso giusto: noi giochiamo per avere le arene piene e vivere le emozioni che la presenza dei tifosi sugli spalti ti possono regalare”. Lo stesso Baldi Rossi sottolinea: “Ho percepito un’aurea di sicurezza all’interno del palasport, anche perché
l’organizzazione dell’evento era davvero efficace: penso ai tanti steward presenti, i controlli all’ingresso, il distanziamento e tutti i protocolli adottati”.

A Milano, invece, in virtù delle disposizioni restrittive della Regione Lombardia, la gara tra Olimpia e Cantù è andata in scena ancora a porte
chiuse.

La stessa distinzione in percentuale nei motori, con la Formula 1 che al Mugello spera di contare su 3.000 presenze circa su una capienza di 100.000, mentre per la MotoGp a Misano potrebbero salire a 10.000. Agli assoluti di atletica di Padova sono potuti entrare massimo 500 spettatori a giornata, nonostante l’evento si stia svolgendo all’aperto. Fari puntati ora sui prossimi grandi eventi al Foro Italico di Roma, dal
Golden Gala ‘Pietro Mennea’ che si svolgerà all’Olimpico il 17 settembre, agli Internazionali di Tennis dal 14 al 21 settembre – ANSA –