ROSETO DEGLI ABRUZZI – “Roseto sta affrontando il periodo estivo, il momento più delicato di tutto l’anno, in una situazione di evidente precarietà dovuta principalmente alla mancanza di programmazione e di azioni concrete da parte di un’amministrazione comunale troppo impegnata a produrre comunicati stampa da pubblicare sui social, invece di pensare a risolvere i tanti problemi ancora insoluti che i rosetani si trovano ad affrontare ogni giorno di più. Basti pensare al caos dei parcheggi a pagamento, alla pista ciclabile danneggiata in varie parti, alla totale carenza di agenti della polizia locale che dovrebbero garantire più ordine e sicurezza, ai problemi legati alla viabilità con una navetta che, per fare il giro delle frazioni, impiega più tempo dei pullman che vanno a Roma. D’altra parte la situazione locale appare ancora più confusa con le elezioni politiche alle porte ma, soprattutto, per le recenti dichiarazioni del consigliere Pavone che, seppure in ritardo, ha contestato un bilancio comunale che fa acqua da tutte le parti”. Fa le pulci all’operato dell’amministrazione comunale il centro destra rosetano, in una nota sottoscritta da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Identità culturale in cui si punta l’accento sul ‘caso’ dell’assessore al Turismo, Lorena Mastrilli.
“Intanto – prosegue infatti la nota – del caso dell’incompatibilità dell’Assessore Mastrilli non si è più parlato. Probabilmente il Sindaco Nugnes pensa di averlo liquidato con le sue banali battute nei riguardi dei consiglieri di opposizione, accusati di conoscere la situazione che interessava l’Assessore Mastrilli, ma di essere intervenuti solo dopo la lettera di un anonimo cittadino. A tal proposito è bene precisare che anche il Sindaco, il Presidente del Consiglio comunale oltre agli stessi assessori e consiglieri di maggioranza conoscevano la situazione, ma si sono ben guardati dall’intervenire. Invece adesso come pensano di agire dato che è stato accertato che la Mastrilli, dopo la nomina del Sindaco, al momento dell’accettazione dell’incarico di Assessore comunale, ha sottoscritto la dichiarazione prevista dalla normativa vigente in cui, sotto la propria responsabilità, ha dichiarato di non avere cause di incompatibilità? Invece l’incompatibilità esisteva, come affermato dalla Mastrilli e dal Sindaco tenuto conto che hanno annunciato di averla rimossa rinunciando al ricorso”.
“Al di là delle innumerevoli considerazioni politiche fatte e da fare in merito alla figuraccia della Mastrilli che, rinunciando al ricorso, ha barattato la comoda e remunerata poltrona di Assessore con la parola data ad oltre un migliaio di cittadini presi in giro in merito allo spostamento del centro del riuso, è però opportuno fare alcune precisazioni. E’ chiaro che tutti conoscevano la posizione di incompatibilità dell’Assessore Mastrilli, ma i primi che dovevano intervenire erano proprio coloro che poi lo hanno fatto, ma solo dopo la denuncia anonima recapitata in comune: ci riferiamo a Sindaco, Presidente del Consiglio e Segretario comunale. Adesso, sempre in veste di pubblici ufficiali, avendo ampiamente dimostrato di essere a conoscenza di una chiara situazione di illegittimità ed accertato che l’Assessore Mastrilli, nella dichiarazione sottoscritta, ha rilasciato una dichiarazione non corrispondente alla verità, non dovrebbero dimostrare serietà e comportarsi di conseguenza informando gli organi competenti di quanto accaduto? Aver rinunciato al ricorso infatti non sana l’illegittimità o l’illegalità compiuta dalla Mastrilli sottoscrivendo la dichiarazione di assenza di incompatibilità. Siamo sicuri che Sindaco, Presidente del Consiglio e Segretario comunale, si siano già attivati o si attiveranno in questo senso nel rispetto della legalità e delle norme vigenti. Lo auspichiamo in quanto non possiamo né vogliamo pensare che come esponenti politici e come pubblici ufficiali possano aver omesso o possano omettere atti e azioni di questo tipo, che sono alla base dell’attività di qualsiasi cittadino che riveste una carica pubblica ed opera per il rispetto della legge”, concludono Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Identità culturale di Roseto degli Abruzzi.