TERAMO – Pittore, architetto e designer, Mariano Moroni, da molti anni collabora con numerose aziende Italiane creando installazioni e complementi d’arredo. Le sue opere di design, oltre che nelle maggiori città italiane, sono state esposte a Parigi, Francoforte, Londra, Osaka, New York ed fra gli artisti contemporanei più apprezzati. Pur essendo teramano, vive a Nereto, i suoi allestimenti in terra natia sono rari: l’incrocio con Pietracamela, insignita del titolo “Borghi più bella’d’Italia” ha rappresentato, come sottolinea lo stesso Moroni, una folgorazione.
E’ nata così la mostra “Spazi del respiro” nei magazzini di Palazzo Dionisi, visitabile fino al 23 agosto, che ospita opere inedite dipinte durante il confinamento da COVID. L’evento è promosso dal Comune e dalla Pro Loco di Pietracamela e patrocinato dal MiBact, dalla Regione Abruzzo, dalla Provincia di Teramo e dal Parco Gran Sasso Monti della Laga.
L’artista è stato attratto dall’unicità del paesaggio, dallo splendido versante del Gran Sasso che ingloba il Borgo di Pietracamela in una integrazione ambientale perfetta, unica per come l’abitato si adagia in equilibrio tra rilievi rocciosi e boschi. Le suggestive volte dei bassi locali del magazzino, tutt’uno con le mura, diventano: “uno spazio autonomo della memoria, un organismo intimo ed affascinante”. Da qui l’ispirazione dell’artista nella ricerca di dare un nuovo senso al luogo attraverso i gesti dell’arte. Per il borgo, tra i più belli d’Italia, l’ incontro vuol dire anche rigenerarsi attraverso l’arte, rivelare spazi dimenticati alle nuove generazioni, emozionare i visitatori del territorio e i turisti della montagna.
“La mostra è parte di un progetto più ampio – spiega il sindaco di Pietracamela, Michele Petraccia – felice intuizione dell’architetto Moroni, con il recupero e la valorizzazione di quello che per noi pretaroli sono i luoghi dell’anima, la memoria del passato. Palazzo Dionisi, dimora storia del medico Antonio Dionisi (1866-1931) celebrato scienziato. Il monumento, di proprietà del Comune e affidato al Parco, è destinatario di un progetto di recupero finanziato con i fondi Masterplan”.
“L’allestimento – commenta Mariano Moroni – segue il respiro del luogo, ne asseconda le forme, la luce, le ombre, le atmosfere, le sensazioni. Le opere esposte, alcune dipinte nei mesi scorsi del confinamento, le altre site-specific, sono una chiara interpretazione della quotidianità in veste autobiografica con i riflessi del momento storico che stiamo vivendo”.
Mariano Moroni. Pittore, Architetto e Designer, attivo sin dagli inizi degli anni ‘70 si distingue per le sue ricerche multidisciplinari legate alla rappresentazione della quotidianità attraverso gli oggetti della produzione industriale, integrando la pittura e la scultura con l’industrial design e l’architettura. Ha esposto oltre che in Italia, Austria, Cina, Francia, Germania, Giappone, Lussemburgo, Portogallo, Spagna, Ungheria, Stati Uniti. Ha ottenuto riconoscimenti sia nazionali che internazionali tra cui il premio internazionale “iF Product Design Award 2014”. Selezionato in concorso dal Peggy Guggenheim Collection di Venezia. Ha esposto al PAC e al Palazzo della Triennale di Milano, al J.K.J. Center di New York , al Museo dell’ Ara Pacis di Roma “Il palazzo della Farnesina e le sue collezioni” con, tra gli altri, Michelangelo Pistoletto, Ron Arad, Pininfarina; all’Accademia delle Belle Arti di Brera a Milano e Padiglione Italia alla 54° Biennale di Venezia.
ASCOLTA MICHELE PETRACCIA E MARIANO MORONI