ROMA – “La formazione dei nostri giovani è alla base dello sviluppo economico e sociale del nostro paese. I passati governi hanno sempre promesso prima della “campagna elettorale” al mondo della scuola quello che noi con convinzione e con i fatti in questi giorni stiamo facendo” sono le parole del deputato Andrea Colletti a seguito della firma dell’accordo firmato ieri – per interventi di ristrutturazione, manutenzione e costruzione degli edifici scolastici – fra il ministero dell’Istruzione, la Banca Europea per gli Investimenti (Bei), la Banca di Sviluppo del consiglio d’Europa (Ceb) e Cassa depositi e Prestiti per un importo pari a 1,7 miliardi di euro.
“Dopo la richiesta di immissione in ruolo per complessive 58.627 unità, di cui oltre 14 mila per il sostegno, avanzata ai primi di luglio dal ministero dell’Istruzione, il ministero dell’Economia ha provveduto a dare il via libera al reclutamento di 53.627 docenti. La procedura di assunzione andrà a regime dal prossimo anno scolastico 2019/2020, e dovrebbe scongiurare il rischio di avere troppe cattedre senza titolare a partire da settembre. Inoltre, con questo intervento il Governo cerca di porre rimedio ad anni di precarizzazione del corpo docente che fino ad ora è stato perennemente tenuto ostaggio in una situazione di precariato inaccettabile. C’è la necessità di restituire dignità a tanti che negli anni hanno dato tanto, ma ai quali ci si è rivolti purtroppo solo per fini elettorali” sottolinea Colletti.
“Ora assistiamo alle polemiche da parte di chi incapace di fare altrettanto nei suoi anni al governo, cerca d’inventarsi qualsiasi cosa pur di non ammettere di aver tradito il mondo della scuola” conclude Colletti.