TERAMO – Le organizzazioni sindacali riunite nelle sigle FP Cgil, Filcams Cgil, Cisl e Fisascat Cisl e UIL Fpl in una nota stampa rivolgono tre domande alla Regione Abruzzo, all’Asp1 e al Prefetto di Teramo. La vicenda è quella relativa alla situazione delle Case di Riposo di Teramo e Nereto.

La prima la rivolgiamo al commissario della ASP n. 1, che nel giorno dello sciopero dei dipendenti si aggirava tra i reparti della De Benedictis; alla Regione Abruzzo, agli assessori regionali e ai dirigenti che devono superare i piccoli intoppi burocratici per far arrivare i soldi all’ASP n.1; a tutti i consiglieri regionali , sia a quelli vicini alle lavoratrici e ai lavoratori ma soprattutto ai consiglieri regionali che non si sono mai fatti vedere; ai componenti l’assemblea dei portatori di interesse; sapete se, alla data odierna,sono stati pagati gli stipendi dei dipendenti Polis che operano nelle case di riposo “De Benedictis” a Teramo e “Rozzi” a Nereto  e dei dipendenti PAP della “De Benedictis” a Teramo?

La seconda la rivolgiamo al Prefetto di Teramo. Può rassicurarci sulla preannunciata convocazione degli attori istituzionali e dei portatori di interesse, per iniziare ad affrontare, in maniera risolutiva, quella che con il passare del tempo e dei giorni rischia di trasformarsi in una crisi sociale per la nostra provincia? Siccome ad oggi non abbiamo risposte da fornire al personale per entrambe le domande, ringraziamo fin d’ora gli organi di informazione se riuscissero ad entrare in possesso di informazioni diverse e volessero farcele avere.  Informazioni, che dovreste poter avere da chi dopo ogni azione sindacale non perde occasione per dire “va tutto bene, abbiamo grandi progetti per il futuro”…va tutto bene.

A questo proposito, una terza domanda: l’ASP n. 1 ha pagato gli operatori economici che erogano i servizi per far si che gli stessi paghino gli stipendi?