PESCARA – Al via da sabato 3 luglio i saldi estivi in quasi tutta Italia. Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media 171 euro – pari a 74 euro pro capite – per un valore complessivo di 2,6 miliardi di euro.
Enzo D’Ottaviantonio – Presidente di Federmoda-Confcommercio Pescara:
“Dopo il terribile anno trascorso l’auspicio è che riparta la corsa allo shopping in considerazione del fatto che c’è tanta voglia di libertà e di tornare alla normalità dopo un lungo periodo di restrizioni.
Invitiamo tutti a venire a Pescara sabato 3 luglio per la Notte dei Saldi che è un’iniziativa a cui teniamo molto che ormai è diventata un punto fermo del calendario di eventi del Comune di Pescara. Si tratta di un’ottima occasione per approfittare delle opportunità offerte dalla prima giornata di saldi estivi diluendo senza fretta gli acquisti nell’arco dell’intera giornata e godendosi una serata in centro, approfittando di negozi, bar e ristoranti aperti.
Con i saldi estivi, che valgono circa il 12% del fatturato annuo dei fashion store, speriamo di recuperare in parte il fatturato perso finora. Per questi saldi ci aspettiamo consumi in crescita rispetto allo scorso anno ma, soprattutto, una conferma del trend degli acquisti nei negozi di prossimità, dopo il forzato ricorso agli acquisti sul web. Grazie alla campagna vaccinale si comincia a vedere la luce in fondo al tunnel e noi speriamo che possa arrivare una svolta anche per le attività commerciali che sono il presidio di vitalità e sicurezza delle nostre città.
Vogliamo fare in modo che la gente torni a fare acquisti in città perché, rispetto ai centri commerciali, offriamo di più in termini di servizio e qualità e anche perché significa rafforzare l’immagine della nostra città. Laddove il piccolo commercio di vicinato è morto le città sono divenute più buie, più brutte ed insicure. La relazione che c’è tra piccolo commercio e città è ineludibile in quanto prima ancora di essere commercianti, tutti noi siamo dei cittadini: amiamo la nostra città, la abitiamo e vogliamo che sia più bella e attraente.”
Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Federazione Moda Italia e Confcommercio ricordano alcuni principi di base sui saldi ai tempi del Covid:
- Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. 2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante. 3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless 4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. 5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale. 6. Rispetto delle distanze: occorre mantenere la distanza di un metro tra i clienti in attesa di entrata e all’interno del negozio. 7. Disinfezione delle mani: obbligo di igienizzazione delle mani con soluzioni alcoliche prima di toccare i prodotti. 8. Mascherine: obbligo di indossare la mascherina in store ed anche in camerino durante la prova dei capi. 9. Modifiche e/o adattamenti sartoriali: sono a carico del cliente, salvo diversa pattuizione. 10. Numero massimo di clienti in store: obbligo di esposizione in vetrina di un cartello che riporti il numero massimo di clienti ammessi nei negozi contemporaneamente.