Con la parola d’ordine liberi tutti ho deciso di tornare a fare lunghe passeggiate sulla spiaggia di Tortoreto, la meno affollata, ma in realtà già piena di bagnanti. Per precauzione ho portato la mascherina nelle tasche dei pantaloncini corti, ma guardandomi in giro non laindossa nessuno, neanche sull’avambraccio, quindi mi son guardato bene dal tirare fuori la mia. In fondo sono vaccinato, ho fatto sia la prima che la seconda dose, sono convinto di essere al sicuro quasi al cento per cento. Rimane una piccola percentuale di rischio, ma il rischio lo affrontiamo tutti i giorni per una miriade di pericoli. Già il salire in macchina ogni giorno è un rischio, ma nessuno se ne cura. Bisogna guardare al futuro con ottimismo, altrimenti non si va avanti. Decido di andare verso Giulianova, attraversando il Salinello. La foce del fiume che ho amato da ragazzo è cambiata quest’anno, ha preso una forma ad “S”, il fiume si immette con dolcezza nell’Adriatico, le acque sembrano ristagnare nell’ampio bacino pieno di alghe che si è formato alla fine del fiume; un airone cinerino spicca il volo, ha un’apertura alare che supera il metro, si posa sull’acqua vicino al canneto. Pesca con flemma un piccolo barbo, lo ingoia per restituirlo ai piccoli del nido che ha costruito lì vicino, proprio in mezzo al canneto. Raggiungo la spiaggia del litorale giuliese, si cammina male senza i sandali, la ghiaia quest’anno ha invaso la riva, meglio camminare nell’acqua, bassa e tiepida, già piena di gente. Qualche vu cumprà ha già messo in mostra la sua mercanzia, ma i clienti non ci sono ancora, è ancora presto per il pienone di luglio e agosto.
di Pasquale Felix