TERAMO – Iniziamo da un verdetto, che vede la matricola biancorossa staccare la sesta della classe Ancona di 16 punti: con 15 in palio è già nei play-off ed è un risultato straordinario, che non deve mischiarsi alla forza della squadra che questo campionato lo vincerà, che è la Sambenedettese.

C’è un’altro aspetto di oggi che ci piace sottolineare, vale a dire la prestazione del quasi 39enne capitano Alfonso Pepe, impeccabile. Ci sono poi diverse cosine che andrebbero analizzate senza però inficiare il largo 4-1 inflitto al Termoli, un risultato troppo pesante per i molisani i quali, in avvio in particolar modo e per un quarto d’ora abbondante, hanno giocato molto bene, colpito un incrocio dei pali prima di vedersi annullare un goal in maniera non convincente: era stato sempre Volpe il protagonista.

Pomante aveva tenuto fuori dall’undici iniziale Tourè per D’Egidio, confermando il titolare Chiarella, che oggi tale va considerato, con Pepe al centro della difesa assieme a Menna e a Brugarello.

I biancorossi dopo l’incerto avvio si scuotono e, gradualmente, guadagnano metri: al 13° Messori (da 8 in pagella) calcia fuori la palla del vantaggio, poi ci prova Angiulli (da 8 meno) e quindi Loncini fa centro al 21°, incrociando un destro sul palo lungo per la seconda rete personale in campionato. Ancora due minuti e Pietrantonio fallisce di poco il 2-0 calciando di un niente sul fondo e poi Pavone cade in area dopo un contatto-non contatto con Palombo. L’arbitro lo ammonisce per simulazione e salterà per squalifica Recanati.

E’ una fase, questa, nella quale in campo ci sono soltanto i biancorossi; al 27° Messori calcia dal limite di poco alto e poi una punizione di D’Egidio deviata, sfiora letteralmente il palo sinistro dell’ottimo Palombo.

Neanche il tempo di respirare ed in avvio di ripresa il Città di Teramo raddoppia con la quarta rete personale nel torneo di Messori, dal limite, a coronamento di un’azione tutta in verticale e con palla a terra, tipica del calcio zemaniano. E’ finita? No, perché al 54° Cancello la riapre, vincendo da terra un rimpallo nell’area piccola. Dopo un palo colpito da Chiarella, i molisani potrebbero anche pareggiarla, prima con una ripartenza 5 contro 2 non concretizzata e poi con Keita che calcia alto da ottima posizione dopo un’indecisione di Menna: è lì, però, che la loro gara finisce, perché i padroni di casa prima di segnare il 3-1 con Pavone ed il 4-1 con Tourè, avevano già fatto tremare più volte gli ospiti, soprattutto con Esposito e con Pietrantonio.

(Da ufficio stampa ) – Numeri sempre più entusiasmanti quelli prodotti dal Teramo che, contro il Termoli, cala il poker (4-1), centra il terzo successo consecutivo, consolida il secondo posto (+5 sul Chieti, +6 su L’Aquila) e conquista i play-off matematici con cinque turni di anticipo (+16 sull’Ancona, sesta della classe).
Il risultato finale odierno, però, nasconde un avvio di gara complicato, con i molisani che sorprendevano i biancorossi con atteggiamento aggressivo e pressione altissima, timbrando l’incrocio dei pali dopo nemmeno un giro di lancette con Volpe, cui veniva poi annullato anche un gol.
Passato il quarto d’ora iniziale, il Diavolo si assestava ed entrava nel match, trovando il vantaggio con il secondo centro in campionato di Loncini con un tiro calibrato sul palo lontano. È la fase migliore del Teramo che sfiora il raddoppio con quattro occasioni nitide e con l’asse mancino Brugarello – Pietrantonio che funziona a meraviglia. Ancor meglio l’avvio di ripresa, con Messori che prendeva la mira e superava Palombo con una conclusione da fuori area dopo appena ventuno secondi. Gara tutt’altro che chiusa, però, perché Cancello la riapriva e i termolesi sprecavano poco dopo un clamoroso contropiede cinque contro due. Chiarella timbrava il palo, il portiere ospite Palumbo si confermava attento in diverse circostanze, ma nulla poteva sull’azione solitaria di Pavone a due minuti dal termine che festeggiava sotto la Est.
Il poker lo serviva, infine, il neo-entrato Tourè, tra gli applausi dei duemila del “Bonolis” (presenti anche una delegazione delle scuole “San Berardo” e “Risorgimento” e la Cooperativa “Nuovi Orizzonti Sociali”).
Domenica, senza lo squalificato Pavone (e con il claudicante Pietrantonio da valutare) ma con il rientrante Cangemi, si viaggerà alla volta di Recanati.

TERAMO (3-4-2-1): 1 Torregiani, 29 Menna, 5 Pepe (K), 55 Brugarello; 33 Loncini (92’ Cum), 20 Messori (75’ Esposito), 44 Angiulli, 3 Pietrantonio; 19 Pavone (92’ D’Amore), 10 D’Egidio (67’ Tourè); 90 Chiarella (75’ Galesio) – A disp.: 22 Di Giorgio, 24 Ouali, 45 Buccione, 71 Napolitano – All.: Pomante.

TERMOLI (3-5-2): 1 Palombo, 5 Hutsol (K), 15 Magnani, 18 Hysaj; 21 Galdo, 77 Ricci (70’ Ndao), 4 Esposito (83’ Biaggi), 16 Keita (70’ Ferchichi), 33 Mariani (83’ Traini); 7 Volpe (75’ Della Pietra), 28 Cancello – A disp.: 12 Corci, 2 Tracchia, 13 Allegretti, 19 Zammarchi –
All.: Mosconi.

Arbitro: Castelli di Ascoli Piceno – Assistenti: Nikolic di Merano (BZ) e Cristin di Basso Friuli (UD).

Ammoniti: Brugarello (T), Pavone (T), Keita (Term), Cancello (Term), Hysaj (Term),
Reti: 21’ Loncini (T), 46’ Messori (T), 55’ Cancello (Term), 88’ Pavone (T), 93’ Tourè (T).
Spettatori: 2.014 (54 ospiti).
Recupero: 1’pt; 5’st.

F O T O