L’AQUILA – Questa mattina il sindaco e presidente Anci Gianguido D’Alberto ha partecipato, a L’Aquila, all’inaugurazione dell’anno giudiziario del Tar Abruzzo. Una inaugurazione che, ancora una volta, arriva in un momento particolarmente delicato, con la pandemia in corso e i problemi di carenza di organico che interessano l’intero sistema Giustizia.

Nel corso del suo intervento il sindaco, che ha più volte richiamato le parole del presidente del Tar Abruzzo Umberto Realfonzo, ha sottolineato “l’importanza dello spirito di leale collaborazione, nel rispetto della separazioni dei poteri e delle funzioni, con cui il Tar ha svolto la sua attività durante gli anni e in particolare in questi ultimi, dove abbiamo vissuto non uno ma più stati di emergenza”. Il primo cittadino, nel ricordare la costante situazione emergenziale dell’Abruzzo, tra terremoti, pandemia e la difficile gestione dell’emergenza profughi legata alla guerra in Ucraina, ha evidenziato come il lavoro del Tar abbia rappresentato un importante punto di riferimento per le realtà locali. “Vivere in situazione emergenziale, con misure straordinarie, determina un’alterazione dei rapporti fra le norme, una nuova lettura della risoluzione delle antinomie ma anche delle alterazioni delle funzioni – ha detto D’Alberto – noi siamo la Regione degli stati d’emergenza ma anche dei commissari e in questa situazione diventa complesso gestire i rapporti tra poteri e funzioni. Ed ecco perché è fondamentale l’interlocuzione che passa per l’interpretazione delle norme, in sede attuativa, da parte dei Comuni e per quella del Tar in sede applicativa. Proprio l’interpretazione e l’attuazione delle norme emergenziali si è rivelata molto difficile, soprattutto per i piccoli comuni, che si sono trovati di fronte alla difficoltà di tenuta istituzionale della macchina amministrativa. Per questo, le pronunce del Tar sono un punto di riferimento fondamentale per l’azione amministrativa, soprattutto in un fase in cui il ruolo dei Comuni è centrale per poter attuare gli strumenti a disposizione, a partire dal Pnrr”.

Il sindaco ha poi richiamato tutte le istituzioni a ritrovare autorevolezza, anche alla luce di quelle procedure semplificate chieste e ottenute. “Dobbiamo uscire dai pregiudizi ideologici, restituire autorevolezza e fiducia ai Comuni, ma direi a tutti i livelli istituzionali dello Stato – ha concluso D’Alberto – dobbiamo meritare la semplificazione normativa richiesta e soprattutto dobbiamo muoverci tutti nel rispetto dei principi costituzionali ai quali tutti i poteri dello Stato devono guardare”.