NERETO – Approvato il Bilancio di Previsione 2019 a Nereto, con i voti della maggioranza e del consigliere di opposizione Masi. Il Sindaco Daniele Laurenzi in una nota critica duramente il comportamento del gruppo di “Nereto Democratica” che nel pomeriggio avevano deciso di abbandonare l’aula consiliare.
Ringrazio i consiglieri di maggioranza e l’unico consigliere di minoranza presente del gruppo Servire Nereto il consigliere Masi per la partecipazione all’odierna seduta di Consiglio Comunale dove abbiamo discusso del Bilancio 2019. Abbiamo approvato il primo strumento finanziario della nostra amministrazione che prevede la riduzione delle tariffe (buoni pasto, trasporto scolastico, colonie e lampade votive) la realizzazione di opere pubbliche non più rinviabili due su tutte: il Centro culturale polivalente nell’area dell’ex campo sportivo e la realizzazione di nuovi loculi cimiteriali oltre alla urgente sistemazione complessiva del Cimitero. Massima attenzione alle manutenzioni, al recupero del centro storico e delle aree verdi. Per quanto attiene alla riorganizzazione dell’ente abbiamo previsto l’assunzione di personale: Responsabile dell’Area Tecnica, Comandante della Polizia Locale, due amministrativi e due operai. Nuovo personale indispensabile per superare le costose esternalizzazione di servizi, supporti e consulenze. Respingo con determinazione tutte e sottolineo tutte le eccezioni dei consiglieri del partito democratico che hanno abbandonato la seduta e del consigliere del M5S (che mi ha inviato una PEC ieri sera intorno alle 24) tutti e tre segnalando illegittimità che in questa nuova gestione non ci sono avendo rispettato i termini del deposito del bilancio e di tutti gli allegati contabili. Dal 2014 non si riuniva la commissione bilancio adesso tutti gli atti sono transitati in commissione e tutti i consiglieri hanno avuto il doppio del tempo per presentare emendamenti. Molto più facile sottrarsi al confronto, per il PD molto di più, ad esempio evitando di votare un debito fuori bilancio di 145.000,00 euro per un’ulteriore conciliazione firmata dal sottoscritto che ha riconosciuto diritti ad alcuni ex lavoratori che si dovevano riconoscere appieno durante il precedente mandato amministrativo, questo al netto delle responsabilità per le reiterate illegittimità di quei contratti e per la prima conciliazione non rispettata dal Comune. Il Pd infine ha evitato di ascoltare la deliberazione della Corte dei Conti e le sanzioni applicate ai precedenti organi amministrativi.”