MONTORIO AL VOMANO – A seguito del convegno del 28 marzo, organizzato dall’amministrazione comunale ed avente ad oggetto il tema dell’economia circolare, è possibile operare una riflessione nuova e diversa relativa alla vicenda dell’impianto di “selezione e cernita di rifiuti secchi” a gestione MO.TE., da collocare in zona Leognano.
La premessa è storia nota: l’impianto del MO.TE., privo di qualsiasi analisi preliminare relativa all’impatto ambientale e all’idoneità del sito di collocazione, è stato sonoramente bocciato in consiglio comunale.
Sindaco ed amministrazione comunale, oggi, attribuiscono la perdita dell’investimento alla minoranza consiliare ( rea di “aver votato contro a prescindere” – cit. ) e alla cittadinanza ( cui viene contestato di “non aver compreso il progetto” – cit. ) ma, dopo attenta riflessione, emergono le reali responsabilità da attribuire, esclusivamente, alla stessa maggioranza consiliare.
Le doverose analisi relative all’incidenza ambientale e alla collocazione dell’insediamento industriale, infatti, andavano operate, secondo noi, ben prima di portare la proposta in consiglio comunale, favorendo così un corretto e trasparente rapporto dialettico tra amministrazione e cittadinanza, relativo ad eventuali questioni dirimenti connesse all’infrastruttura del MO.TE..
Ed infatti, puntualmente, sollevate dagli stessi relatori invitati dall’amministrazione, nel corso del convegno “a posteriori” sono emerse le reali problematiche relative alla collocazione dell’impianto.
Se per Massimo Fraticelli ( WWF Abruzzo ), il sito di contrada Leognano non è idoneo ad impianti del genere essendo parzialmente “zona a rischio alluvione”, per Lino Ruggieri ( associazione Itaca ) qualsiasi intervento sulla zona deputata ad ospitare la struttura MO.TE. necessita di una preliminare Valutazione di Incidenza Ambientale, trattandosi di zona SIC ( Sito di Interesse Comunitario ).
E’ di tutta evidenza, pertanto, che la responsabilità della perdita dell’investimento sul territorio ( e dei relativi posti di lavoro ) è da ricondurre all’atteggiamento errato di una amministrazione che prima agisce e solo dopo ragiona con le minoranze e con i cittadini, ribaltando completamente quella che, invece, dovrebbe essere la normale dialettica civile e politica.
Il tentativo di far passare “sotto traccia” le questioni ambientali, attraverso un vero e proprio “blitz” in consiglio comunale, è per noi di Montorio Polis inaccettabile e, pertanto, per il futuro auspichiamo, con riferimento a qualsiasi investimento infrastrutturale, che l’amministrazione operi nelle modalità opportune, dialogando con la cittadinanza.