Lo dichiarano la Consigliera regionale Erika Alessandrini e il Consigliere regionale Francesco Taglieri, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale.
“Già durante i lavori di fine anno per l’approvazione dell’ultimo bilancio regionale sono emerse le mal celate spaccature all’interno del centrodestra di Marsilio – prosegue Taglieri – con la presentazione di due versioni del provvedimento ’milleproroghe’: uno proposto dalla Giunta Regionale e l’altro dal Consiglio regionale. Un fatto simile non era mai accaduto in precedenza ed è il segno che partiti e consiglieri di maggioranza si sono pestati i piedi a vicenda, scatenando così malumori e rendendo ancora più evidenti attriti interni che vanno avanti da mesi. Tanto che la legge ‘milleproroghe’ che solitamente si approva a fine anno, è ancora in discussione a fine gennaio. Non contenti di questa situazione caotica e lontana dalle reali esigenze dei territori, palesemente slegata da un’azione politica responsabile a vantaggio dei cittadini, sono andati avanti a testa bassa continuando ad anteporre i loro interessi a quelli dell’Abruzzo. Oggi, da totali irresponsabili quali sono, si preparano a presentare una nuova ‘omnibus’ dal sapore decisamente amaro: si permettono di cancellare la nostra Legge sull’abbattimento delle barriere architettoniche, vogliono anche scegliere chi nominare fuori dagli elenchi degli idonei già esistenti, e vogliono utilizzare i fondi FURC con modalità del tutto diverse dalle strategie attuali e, ciliegina sulla torta, il condono ‘Salva Pescara’.
La Consigliera Erika Alessandrini specifica che: “Il nuovo subemendamento al cosiddetto ‘Milleproroghe’ apporta Modifiche alla legge regionale 141/1997 introducendo un meccanismo pericoloso: pur mantenendo formalmente una quota minima del 20% di spiagge libere su base regionale, consente ai Comuni che superano tale soglia di cedere nuove concessioni, riducendo progressivamente gli spazi accessibili a tutti. In altre parole, un vero e proprio cavallo di Troia per la privatizzazione del nostro litorale. Questa proposta di modifica è un attacco inaccettabile al diritto dei cittadini di usufruire gratuitamente delle spiagge. Il centrodestra sta aprendo la strada alla progressiva scomparsa degli arenili pubblici, trasformando il nostro mare in un privilegio per pochi anziché in un bene comune. Già oggi l’accesso alle spiagge libere è ridotto al minimo in molti tratti della nostra costa: con questa legge, il rischio è che spariscano del tutto in alcune aree turistiche ad alta densità di stabilimenti balneari”.
Il capogruppo Taglieri e la collega Alessandrini ribadiscono che “l’escamotage della percentuale su base regionale nasconde una strategia ben precisa: garantire il rispetto formale della soglia del 20% permettendo al contempo la totale scomparsa delle spiagge libere in alcune località. Il risultato? Un Abruzzo sempre più ostaggio delle concessioni private, con meno spazi accessibili per famiglie, giovani e turisti che non vogliono essere costretti a pagare per godere del mare. Questa norma non solo va contro l’interesse pubblico, ma apre anche scenari di frammentazione amministrativa e di scarsa trasparenza nella gestione del demanio marittimo. Il rischio è che ogni Comune agisca in autonomia, senza un monitoraggio chiaro, favorendo speculazioni e assegnazioni discutibili delle concessioni”. “È inaccettabile che la Regione abdichi al suo ruolo di garante dell’equilibrio tra sviluppo economico e tutela del bene comune. Il Movimento 5 Stelle Abruzzo si batterà con ogni mezzo per fermare questa operazione, denunciandone le gravi conseguenze e presentando proposte alternative per garantire una gestione equa e sostenibile del demanio marittimo. Le spiagge sono un bene di tutti, e non possiamo permettere che vengano svendute pezzo dopo pezzo”, concludono.