TERAMO – Da ieri mattina, una grafica ideata dal Movimento 5 stelle, campeggia in punti strategici della città per tornare a ribadire il proprio NO alla delocalizzazione del Mazzini.
Come più volte affermato in diverse sedi, Il Movimento ritiene del tutto incomprensibile e scellerata la scelta-peraltro per nulla condivisa dai vertici ASL con la cittadinanza-di realizzare il nuovo presidio a Piano d’Accio.
Per impatto sociale, ricadute occupazionali, diminuzione della capacità attrattiva della città, la strategia della delocalizzazione dello storico nosocomio cittadino potrebbe essere paragonata a quelle, altrettanto infelici, della demolizione del Teatro Comunale e della realizzazione della sede universitaria nel quartiere di Colleparco. Scelte miopi, dettate dal più bieco affarismo, che i teramani stanno pagando a caro prezzo. Per evitare che la storia si ripeta, il Movimento ha intrapreso da tre anni una battaglia a tutto campo, che lo ha visto fianco a fianco con i tanti comitati e membri della società civile nella raccolta firme, nella redazione di comunicati stampa, nella richiesta di un referendum sul tema.
Tra le tantissime motivazioni che lasciano preferire l’attuale sede, nei ” 6 x 3” ci si è concentrati soprattutto su quelle di natura urbanistica con un chiaro NO al consumo di suolo ed all’abbandono di un’opera impattante ma incompiuta come l’attuale parcheggio di Villa Mosca. Si è inoltre posto l’accento sul fatto che il contenuto, le prestazioni sanitarie, debbono avere la priorità rispetto al contenitore, il nuovo e modernissimo Ospedale che commuove alle lacrime i vertici ASL ma spaventa i tanti cittadini preoccupati dalla continua desertificazione della città.
A proposito delle liste d’attesa, il cui taglio è richiamato nel poster, il Movimento guarda con attenzione e speranza al piano di riorganizzazione ASL emerso nella discussione tra i vertici ed i rappresentati del Consiglio comunale, che dovrebbe, condizionale d’obbligo, ridurre la tempistica delle prenotazioni. Se le misure in procinto di essere adottate saranno effettivamente efficienti, non potremo che gioire e condividerle, sempre nell’ottica di migliorare i servizi al cittadino.

Pina Ciammariconi