IMOLA – Capita nel calcio di perdere una gara che pensavi ormai di aver portato a casa.

E’ successo nel finale di Imolese-Teramo quando Lombardi, in campo da pochissimi minuti tanto per portare al termine la partita sullo 0-0, si è inventato una giocata da autentico campione e, palla al piede, dalla fascia destra, è riuscito ad incunearsi in area ed a mettere dentro il pallone del decisivo 1 a 0, che penalizza oltremisura la squadra di Guidi, comunque non brillantissima.

Il primo tempo registra un buon approccio alla gara da parte dei padroni di casa, decisamente più intraprendenti, anche se la prima e più grande occasione da rete capita a Bernardotto, su assist di Malotti al minuto 22, il quale gira alto da ottima posizione. L’Imolese é poi pericolosa con Cerreti al 36^ che incrocia fuori dopo un’uscita avventata di Perucchini, che reclamava un fallo, e con l’ex pescarese Balloni tre minuti dopo, il quale conclude in maniera identica al compagno, incrociando fuori, da destra.

Nella ripresa il cliché é analogo con i padroni di casa che provano a spingere senza creare granché: soltanto al 22^ D’Alena impegna Perucchini calciando dal secondo palo sul portiere, bravo a chiudere in corner. Guidi, allora, mette dentro D’Andrea e Soprano per De Grazia e Rosso e passa alla difesa a tre, con Malotti interno. Purtroppo per i biancorossi Forgione becca due gialli in 13 minuti e lascia i suoi in dieci.

Paradossalmente da quel momento in avanti il Teramo riesce a rientrare bene in gara, rendendosi anche pericoloso in rapidi capovolgimenti di fronte e in inferiorità numerica: al 44′ ha la palla-gol con Arrigoni, su una punizione dai 25 metri e con la sfera che sfiora di un niente la traversa.

Quando la partita sembra finita, al minuto 94, Lombardi, in campo da pochi minuti al posto dell’omonimo Lombardi, si inventa dal nulla un eurogol, dribblando in area di rigore un po’ tutti ed incrociando sul palo lungo.

E’ il gol beffa per il Teramo che assaporava un secondo risultato positivo in trasferta ed è la rete che fa esplodere lo stadio di Imola, con i pochi tifosi presenti, proprio quando la squadra di casa non credeva più di poterla vincere.