TERAMO – Certo, fosse nato non a Teramo ma in Val Vibrata, magari a Corropoli, l’assessore regionale Umberto D’Annuntiis saprebbe che “…il cattivo gusto d’aver messo la foto di un maiale nell’invito” equivale semplicemente alla riproduzione grafica di un’incisione che fa parte della discografia nazionale della canzone italiana, risalente al 1978 (Pigro-Paolina). Si aggiunga che la copertina dell’album che ritrae un maiale con i tipici occhiali a montatura rossa indossati dall’artista (opera di Mario Convertino), vinse il premio di copertina dell’anno. E’ una colpa ignorarlo? Forse no, ma usare un minimo di cautela, soprattutto se si parla di Ivan Graziani e della città capoluogo e se si rappresenta la Regione Abruzzo, sarebbe opportuna…
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Da questa “introduzione” si è poi determinato che la manifestazione teramana non avesse più il finanziamento regionale di € 25.000,00…
La verità? Secondo noi ha una sola matrice che è di natura politica, perché va detto che in qualsiasi materiale grafico prodotto (tranne che negli inviti personali, come probabilmente è giusto che sia) il logo delle Regione c’è, eccome, così come vedete…
Che poi ci sia dell’altro dal sapore della tristezza vera, è un fatto.
Il Consiglio regionale, pur registrando voti avversi ai contenuti dell’obiezione del vibratiano D’Annuntiis anche in seno alla maggioranza, ad iniziare dal suo presidente Lorenzo Sospiri (ma non soltanto), ha preso dolorosamente atto, ed in maniera peggiore, della condivisione di parte dell’opposizione (vero D’Amico?), incluso chi non ha votato.
Che accadrà? Pigro andrà avanti a prescindere dalla volontà regionale, della quale però bisogna prendere atto, perché magari accadrà ancora che determinate ignoranze in materia, possano miscelarsi tra sacro e profano.