TERAMO – Nuovo sit in di protesta annunciato per il 30 dicembre dalla Filcams CGIL di Teramo a seguito del cambio programma per il punto vendita di Cisalfa collocato all’interno del Centro Commerciale Gran Sasso di Teramo.
Dopo la nota del 5 dicembre, in cui l’azienda in questione comunicava la chiusura del negozio per il 28 febbraio 2025, imputandola all’aumento dei costi di affitto, in data 27 dicembre 2024, gli 8 tra lavoratrici e lavoratori impiegati a tempo indeterminato hanno visto recapitarsi le prime comunicazioni di trasferimento. Trasferimento previsto non più dal 1° marzo 2025, come sarebbe dovuto avvenire in base alla nota del 5 dicembre, ma dal 13 gennaio 2025.
Nella comunicazione di trasferimento Cisalfa adduce la chiusura del punto vendita e il relativo trasferimento a non ben precisate ragioni tecniche organizzative e produttive. E così un marchio ormai internazionale, recente è l’acquisizione della società tedesca Sport Voswinkel GmbH & Co, da cui ci si aspetta una programmazione e una visione amministrativa e commerciale di ampio respiro, cambia idea in 20 giorni sul perché si debba abbassare definitivamente la serranda sul punto vendita di Teramo.
“Lavoratrici e lavoratori non sono rimasti a guardare” afferma il segretario della Filcams CGIL Vincenzo Quaranta, “consapevoli di essere l’agnello sacrificale di una mera logica di profitto, si sono organizzati fin da subito per rivendicare il diritto, non solo per loro, ad un lavoro stabile, umano e dignitoso”.
I lavoratori di Cisalfa Teramo hanno proclamato sciopero dal 22 al 31 dicembre 2024 pretendendo da Cisalfa la valutazione di una delocalizzazione su Teramo e squarciando l’indegno silenzio che accompagna i licenziamenti di chi, in balia dell’uno o dell’altro marchio, si vede sbattere fuori da un luogo di lavoro con più di 300 dipendenti, qual è il Centro Commerciale Gran Sasso.
“Abbiamo aperto un tavolo di crisi”, continua il segretario della Filcams CGIL Vincenzo Quaranta, “la proprietà del Centro Commerciale e le istituzioni tutte devono assumersi le responsabilità necessarie per tutelare lavoratrici e lavoratori alla mercè di aziende che mascherano licenziamenti collettivi in trasferimenti. Aziende che anziché dialogare, si presentano ai tavoli di trattativa con incentivi all’esodo di 500,00 euro e rispondono alla lotta sindacale con una chiusura anticipata della quale sarà interessante valutarne la legittimità. Ci aspettiamo una presa di posizione da parte della proprietà del Centro Commerciale Gran Sasso che ad oggi continua a negarsi non partecipando ai tavoli e non rendendosi parte attiva dell’unica vera soluzione per una unità produttiva qual è il Centro Commerciale Gran Sasso: garantire continuità occupazionale a prescindere da chi paga gli affitti dei negozi”.
Il sit in si terrà lunedì 30 dicembre dalle 9:00 alle 13:00 davanti al Centro Commerciale Gran Sasso. Invitiamo la cittadinanza a dare solidarietà e partecipare al sit in – Filcams, CGIL Teramo –