TERAMO – Perizia sì, perizia no. Nel giorno dello sciopero generale i commercianti teramani, con le attività nella zona di piazza Dante, chiedono chiarezza sugli esiti delle verifiche di palazzo Delfico e, in attesa del dissequestro o meno, denunciano il calo di circa il 30% delle attività. “Un vero black friday – ha affermato Luca Boschi titolare della tabaccheria – vorremmo riuscire a programmare la nostra attività per il Natale, che si prevede ancora più nero”. 

Resta in ballo la situazione di studenti e docenti de Delfico, sui quali pende l’ipotesi dei musps, che non piacciono a molti. L’ideale sarebbe “rientrare in attesa dei lavori – afferma la prof. Anna Di Ottaviopianificandoli in funzione delle attività scolastiche”.

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