PESCARA – “La proposta di dimensionamento scolastico calata dall’alto dalla Regione penalizza le aree interne e impatta sulle comunità che le abitano”, si legge nella nota della sezione abruzzese dell’associazione di Comuni Autonomie Locali Italiane (ALI). “Il nuovo disegno prevede un accorpamento ed una soppressione in provincia di Teramo, e tre accorpamenti in provincia di Chieti. Di fatto 3 dimensionamenti su 5 interessano le aree interne, con una decisione che va contro le stesse indicazioni espresse dalla Legge di Bilancio 2023 e il relativo decreto ministeriale. Una decisione che comporterà difficoltà a studenti e famiglie, con conseguente riduzione di personale amministrativo e docente. Un tema che molti hanno imparato a conoscere grazie al successo del film ‘Un mondo a parte’ girato proprio in Abruzzo, che pare però aversi insegnato molto poco sulla difesa dei piccoli comuni e delle aree interne, che dovrebbero essere maggiormente tutelate e difese proprio in virtù della loro condizione di marginalità”.

“Queste decisioni sono state prese contro il volere dei sindaci e dei rappresentanti degli istituti scolastici che sono stati invitati a fare proposte poi non prese nemmeno in considerazione. Chiediamo alla Regione Abruzzo di ascoltarci e di aprire un confronto serio per trovare insieme soluzioni e interrompere questo lento abbandono dei territori”, dichiara Angelo Radica, il nuovo presidente di ALI Abruzzo.

Interviene sul tema anche Francesco Menna, presidente della Provincia di Chieti e presidente ALI per la stessa provincia: “Chi abita nelle periferie territoriali paga due volte senza avere colpe, a causa delle difficoltà di accesso ai servizi e per i maggiori costi e difficoltà legate agli spostamenti. Dovremmo invece riconoscere il merito di chi con coraggio e spirito di attaccamento decide di continuare a presidiare i nostri paesi”.