Palascapriano

TERAMO – Estate 2008: mentre il Teramo Calcio lasciava il professionismo della Serie C2 per ripartire daccapo con il duo Campitelli-Cimini e con Valbruni in panchina, in città fioriva rapidissimamente la pallacanestro, neo promossa in Serie A e subito sponsorizzata in maniera molto, molto importante, dall’allora Banca Tercas, ancora patrimonio della città e che contestualmente non intervenne nel possibile salvataggio del club di Romy Malavolta.

Ricordo bene quella fase perché la vissi da direttore della televisione che ha fatto storia a Teramo ed alla quale imposi una linea sì corretta, ma molto dura nei riguardi del basket: perchè?

Perchè in pochi mesi a Teramo, vale a dire dalla promozione estiva in serie A del club del presidente Carlo Antonetti, mentre l’allora amministrazione comunale (sempre di centro sinistra) spendeva una cifra molto importante per adeguare il Palazzetto dello Sport di Scapriano, nei fatti “scacciava” in malo modo l’Handball tutta! Gli interventi eseguiti in tempi record nell’odierna cattedrale nel deserto, resero le dimensioni della superficie di gioco insufficienti per un’altra Serie A, meno ricca, meno popolare ma amata comunque da tanti. Non a caso iniziò allora il declino pallamanistico teramano.

Ci raccontarono balle, all’epoca, perché la struttura suppletiva non era rimovibile se non a costi esorbitanti e falso risultò essere che nessuno sarebbe stato penalizzato. Il Palascapriano divenne, nei fatti, la casa della pallacanestro cittadina, praticamente ad uso esclusivo!

Tutto questo passò in sordina… E dire che la differenza con l’operazione Bonolis odierna è sostanzialmente diversa, per quanto giusta, perché tornerà ad essere finalmente fruibile un impianto senza penalizzazioni sportive terze, per la prima volta, dopo 16 anni|

L’intervento politico ha un sapore completamente diverso, rispetto all’altro…