TERAMO – Avevano già consumato una truffa a Maltignano di Ascoli Piceno i due giovani campani fermati a Teramo lo scorso 6 giugno da personale della Squadra Mobile della Questura di Teramo, denunciati per truffa aggravata in concorso. A bordo dell’autovettura sulla quale i due viaggiavano era stata rinvenuta l’intera refurtiva provento della truffa consumata poco prima ai danni di un’anziana donna di Maltignano consistente una somma di denaro di 400 euro, un orologio e diversi monili in oro per un valore di circa 5000 euro. Alla vittima uno dei due si era, per telefono, spacciato per il figlio e palesandole uno stato di imminente necessità economica per risolvere urgenti problemi le riferiva che di lì a poco si sarebbe recato a casa sua il direttore dell’ufficio postale del luogo al quale avrebbe dovuto consegnare soldi e oro. Consegna che la vittima ben raggirata effettuava ad uno dei due autori della truffa e solo grazie al successivo intervento della Polizia di Teramo ne rientrava poco dopo in possesso.
I gravi indizi di colpevolezza a loro carico e il pericolo di reiterazione di reati della medesima specie hanno determinato il GIP del Tribunale di Ascoli Piceno, su richiesta del P.M. di quella Procura della Repubblica, ad emettere nei confronti dei due giovani autori la misura cautelare degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni che è stata eseguita dai poliziotti della Squadra Mobile di Teramo e del Commissariato “Scampia” di Napoli dopo averli rintracciati in quel capoluogo.