GIULIANOVA – Nei giorni scorsi il WWF Teramo, dopo aver appreso dalla stampa che per il prossimo 13 agosto in occasione della Festa della Madonna del Portosalvo sono stati autorizzati fuochi pirotecnici in località Molo Sud a Giulianova, ha trasmesso una nota al Comune, alla Capitaneria di Porto, ai Carabinieri forestali e alla Regione per ricordare come il sito individuato ospiti specie e habitat protetti, tanto da essere oggetto, su proposta del WWF, di un intervento di tutela da parte dell’Amministrazione Comunale di Giulianova denominato “Oasi del Fratino e della Camomilla di mare”. Questa Oasi si inserisce tra le piccole aree naturali che stanno sorgendo lungo la costa abruzzese per la tutela del Fratino e di altre specie animali e vegetali del litorale nell’ambito del Progetto Salvafratino Abruzzo. L’area è molto importante per la presenza di fratini e corrieri piccoli, nidificanti, entrambi protetti a livello nazionale e internazionale. Sono poi segnalate altre specie di uccelli come la beccaccia di mare, il piovanello tridattilo, il gabbiano corallino. Importante anche la vegetazione presente che fa di questo tratto di spiaggia un segmento con ottime potenzialità per una spontanea attivazione della successione ecologica con composizioni floristiche tipiche della costa sedimentaria adriatica.

Quest’anno l’Oasi e l’area limitrofa sono state interessate dalla nidificazione sia del Fratino (1 nido) che del Corriere piccolo (5 nidi) e attualmente sono presenti nel sito dell’Oasi e nel tratto di spiaggia limitrofo sia adulti che piccoli delle due specie, mentre negli anni passati nel mese di agosto sono stati censiti contemporaneamente fino a quaranta individui di Fratino. Il sito è quindi uno dei più importanti per la specie di tutta la costa abruzzese.

“L’impatto dei fuochi pirotecnici sulla fauna selvatica, oltre che sugli animali da affezione, è noto – dichiara Adriano Di Michele, Presidente del WWF Teramo -. Il rumore degli scoppi si sente a chilometri di distanza e rappresenta un vero e proprio pericolo per i tanti fratini o corrieri piccoli che attualmente stazionano a poche centinaia di metri dal punto dove saranno posizionati e fatti esplodere i fuochi. È fondato il rischio che gli animali possano morire alla prima esplosione per lo spavento. Abbiamo segnalato per tempo la situazione, nonostante non fossimo stati coinvolti nella fase precedente alla decisione, perché riteniamo che vada trovata una soluzione che, pur nel rispetto di una tradizione, garantisca la tutela dell’ambiente e delle specie protette”.

Nella nota il WWF ha poi prodotto una serie di considerazioni tecnico-scientifiche circa gli ulteriori problemi che questo tipi di fuochi provocano in ordine all’inquinamento acustico, ma anche atmosferico viste le emissioni di particolato fine e composti pericolosi che ne derivano, oltre il rilascio sulla spiaggia e in mare degli involucri e degli imballaggi, costituiti da cartone, legno, plastica, che rappresentano circa i due terzi del peso totale dei fuochi.