GIULIANOVA – Ci rattrista constatare come nonostante i governi regionali cambino, non cambia la sostanza dei fatti. Proprio come nel corso del Governo D’Alfonso, oggi ci troviamo beffati dai chi dovrebbe tutelare la salute ed il volere della popolazione che amministra.
Lo scorso 21 Maggio ci recavamo dall’Assessore alla Sanità della Regione Abruzzo, Dott. ssa Ver, per riportare le criticità della sanità teramana e in particolare del nosocomio costiero.
Nell’incontro in questione , venivamo rassicurati (anche in presenza del dottor Mascitelli) non solo per il futuro, ma per un potenziamento della struttura costiera già in vista dell’imminente stagione estiva, che come ogni anno porta con sé gravi problemi di congestionamento.
Ad oggi , non solo non si è trovato seguito alle parole dette nell’incontro per quanto concerne l’emergenza estiva, ma si apprende come i reparti di Chirurgia e Ortopedia, che dovevano essere potenziati con urgenza, vengono invece per il momento (si spera ) accorpati.
Come un fulmine a ciel sereno arriva poi la notizia del piano di riordino della rete ospedaliera abruzzese.
Nello specifico, non solo Giulianova viene declassato ad Ospedale di Base, ma la Asl di Teramo perderà anche la centrale operativa del 118 e la Neurochirurgia, che dovrebbe passare a L’Aquila.
Nel frattempo il direttore della Asl di Teramo , Dott.Fagnano comunica che non ci sarà nessuna discussione in merito al sito del nuovo presidio di eccellenza, che si costruirà nell’area di Piano D’Accio.
Innanzitutto, ci chiediamo, dopo anni di confusione terminologica per confondere l’utenza: sarà ospedale Nuovo (che sostituirà semplicemente quello di Teramo) o sarà il famoso Ospedale Unico
della Provincia?
Poi, per stessa ammissione del direttore, i fondi ci sarebbero solo in parte: come verrà finanziato il resto del progetto? E quali sarebbero le sorti delle altre strutture della provincia?
Nel frattempo che queste domande trovino risposta, la sanità teramana si avvia ad un inesorabile processo di decadimento, proprio quella sanità che essendo nella parte settentrionale della Regione, dovrebbe avere l’arduo compito di bloccare una mobilità passiva che invece, stando così le cose, non fará altro che aumentare.
Gli attori sopra indicati ovvero il direttore della asl di Teramo Dott. Fagnano, il Direttore regionale della Asl Dott. Mascitelli, l’assessore regionale alla sanità Dott.ssa Verì e il governatore della regione Abruzzo Dott. Marco Marsilio, come l’ex assessore regionale alla sanità Dott. Paolucci e l’ex governatore Luciano D’alfonso, continuano a “sbeffegiarci” con i soliti giochi di parole, con annunci e poi smentite e con false rassicurazioni in base al luogo in cui si trovano, pensando che la popolazione abbia l’anello al naso.
Noi non resteremo di certo a guardare e siamo pronti a scendere in campo in difesa dei nostri diritti ad ogni costo.

IL DIRETTIVO
Comitato Intercomunale per la salvaguardia dell’ospedale costiero.