Il testo del comunicato stampa del Cittadino Governante, è a margine della risposta odierna data dall’amministrazione comunale giuliese.

GIULIANOVA – L’ Amministrazione comunale interviene sulla fantasiosa ricostruzione storica pubblicata da “Il Cittadino governante” sull’area di palazzo Gavioli, a nord del Kursaal, e smentisce totalmente il resoconto tecnico-politico del gruppo. La verità è che con il prg del 1970 l’area Gavioli era destinata a verde e che nel 1994 il sindaco Franco Arboretti avrebbe potuto acquistarla o vincolarla, ed invece la rese edificabile.
Scrive “Il Cittadino Governante”:

Il Prg degli anni 70 aveva destinato a verde l’area in cui sorge il grezzo di Palazzo Gavioli. Il prg del 1994 modificò la destinazione d’uso dell’area, rendendola edificabile, per una necessità tecnica perchè dopo 10 anni è previsto che un’area vincolata a verde venga espropriata dal Comune pagando il proprietario, altrimenti il vincolo non puà essere riproposto.
FALSO. Il prg degli anni 70 aveva destinato l’area a verde privato e per la stessa non scadeva alcun vincolo di esproprio: poteva rimanere verde a vita. Per di più nel 1994, salvo pochi “fortunati”, furono reiterate decine e decine di vincoli di esproprio, piccoli e grandi (tanto per dirne un paio, fu reiterato il vincolo dell’area “Tafà” all’angolo Lungomare – via Bafile, che era destinata a esproprio per parcheggio e che rimase tale; fu reiterato un vincolo di oltre 7 ettari ai danni dei Cerulli, che poi costò al Comune una sonora sconfitta al Tar, visto che il Tribunale annullò il vincolo reiterato e liberò l’area. Si può continuare con altre decine di vincoli riproposti: la musica non cambia).
La variante del 2007-2013, come si legge nelle delibere di indirizzo, fu commissionata proprio per risolvere la questione dei tantissimi vincoli reiterati nel 1994 (altro che la bugia che i vincoli non si potevano riproporre…erano stati tutti riproposti). La variante lo fece assegnando ad ogni lotto interessato il 35% di edificabilità e il 65% di cessione. L’area Gavioli, “fortunata”, era già stata resa edificabile al 100% da Arboretti, nel 1994.
Scrive ancora “Il Cittadino Governante”:

Il Comune non espropriò quell’area perchè all’epoca non aveva i fondi. Ecco perchè nel nuovo prg, adottato e controdedotto dall’amministrazione di sinistra, fi fatta la scelta di rendere edificabile l’area.
FALSO. Il Comune aveva fatto per anni espropri milionari: per il parco Franchi, per la pista di atletica, per la zona Peep Annunziata, per la zona artigianale di Colleranesco. Avrebbe tranquillamente potuto espropriare la minuscola ma strategica area a nord del Kursaal, che in confronto sarebbe costata un bruscolino. Oppure apporre il vincolo di esproprio, come accaduto per tutti i comuni mortali di quell’epoca.

Di nuovo “Il Cittadino Governante”: Contro un’urbanizzazione selvaggia, nelle Norme Tecniche di Attuazione furono fissate delle distanze che avrebbero fatto realizzare ben poco e senza alcun impatto sul Kursaal. Il prg completò l’iter del 1998 e fu confermata tale scelta. 

FALSO. Le norme fissate erano le stesse di oggi, anzi addirittura molto più permissive: consentivano di avvicinarsi fino a 6 metri dai fabbricati vicini.
Ancora:

Per ben 10 anni nessun imprenditore ha acquistato quell’area così centrale proprio perchè rispettando le Norme tecniche del Piano Regolatore non si sarebbe potuto realizzare un palazzone come il grezzo che si vede attualmente.

FALSO. Il permesso a Gavioli è stato rilasciato in piena vigenza delle norme del 1994.

Prosegue “Il Cittadino Governante”: Nel 2008 purtroppo fu rilascianto al nuovo proprietario dell’area un permesso di costruire per un palazzo altamente impattante accanto al bene culturale Kursaal.
FALSO. Il permesso del 2008 fu rilasciato secondo le norme del 1994 del prg targato Arboretti, che sono rimaste in vigore fino al 10 marzo 2013. Il grezzo che si vede oggi è stato approvato con le norme del prg di Arboretti. Le nuove norme sono entrate in vigore solo 5 anni dopo.

“Il Cittadino Governante” asserisce di aver fatto presente in Consiglio Comunale, prima che si iniziasse a costruire, che quel progetto era stato rilasciato in violazione delle norme sulle distanze e sull’allineamento degli edifici. Iniziò il processo penale e nei primi due gradi è stato acclarato l’abuso edilizio e accertato l’abuso di ufficio.

FALSO. Il piano prevedeva ciò che fu approvato e che la Corte di Appello di Perugia ha riabilitato. Il citato processo si è concluso con l’assoluzione degli imputati.

Tornando alla questione tecnica, “Il Cittadino Governante” sostiene: Le distanze tra gli edifici furono ridotte da 17 a 10 metri nel 2013 dall’amministrazione Mastromauro. Nel 2022 l’amministrazione Costantini apporta ulteriori modifiche peggiorative alle norme del prg rendendo possibile persino l’edificazione fuori dall’allineamento col Kursaal.

FALSO. Con il piano del 1994 ci si poteva avvicinare fino a 6 metri, con la variante furono aumentate a un minimo di 10 metri. Con l’Amministrazione Costantini non è cambiato nulla: il minimo è rimasto a 10 metri. Sugli allineamenti le norme sono così da 50 anni, basta andare a riprendere i verbali di Commissione Edilizia dell’ultimo mezzo secolo.

Il “Cittadino Governante” conclude la sua traballante ricostruzione, con “un’ amara riflessione”. L’amara riflessione è che quando in municipio l’urbanistica – che è materia complessa e va maneggiata con competenza – non si occupa della difesa degli interessi generali e dei beni comuni ma aderisce alle richieste dei poter forti, la speculazione edilizia purtroppo vince.
VERO. L’urbanistica è una materia complessa, che va trattata e spiegata da chi ha fatto studi mirati sull’argomento, non da chi, nella vita, si è sempre occupato di altro.

L’“amara conclusione” di questa Amministrazione è che nel 1994 l’area andava lasciata a verde o espropriata. Avrebbe potuto farlo (e non l’ha fatto) proprio chi, negli anni successivi, avrebbe preteso dalle amministrazioni in carica iniziative titaniche come l’acquisto del cineteatro Ariston o del cinema Moderno. Se si fosse agito nel 1994, le aule dei tribunali sarebbero rimaste vuote, molte persone non avrebbero sofferto e forse, oggi, Giulianova avrebbe avuto, oltre all’orgoglio di possedere un palazzo storico e una terrazza, anche la soddisfazione di accogliere cittadini e turisti nel giardino del Kursaal.

Comunicato stampa del Cittadino Governante del 27-06-2022

L’area dove sorge il grezzo di palazzo Gavioli, accanto al Kursaal, prima del Piano Regolatore adottato nel 1994 non era edificabile, in quanto il PRG negli anni ’70 l’aveva destinata a verde.

Dopo 10 anni un’area vincolata a verde va espropriata dal Comune pagando il proprietario, altrimenti il vincolo non può essere riproposto.

Perciò nel nuovo PRG – adottato e controdedotto nel 1994 dall’amministrazione di sinistra – mancando le risorse finanziarie per procedere all’esproprio, fu fatta la scelta di rendere edificabile l’area fissando però nelle Norme Tecniche di Attuazione delle distanze che avrebbero fatto realizzare ben poco e senza impatto sul Kursaal. Questo in attesa di tempi migliori per le casse comunali.

Il PRG completò l’iter nel 1998 – quando era in carica l’amministrazione di centro-destra guidata dal Dott. Cameli – e fu confermata tale scelta.

Per ben 10 anni nessun imprenditore ha acquistato quell’area così centrale proprio perchè ben poco avrebbero potuto realizzare rispettando le Norme Tecniche del Piano Regolatore.

Sennonché nel 2008 fu rilasciato al nuovo proprietario dell’area un Permesso di costruire per un palazzo altamente impattante accanto al bene culturale Kursaal, in un’area tutelata sotto il profilo paesaggistico.

Il Cittadino Governante prima che si iniziasse a costruire fece presente in consiglio comunale, nel 2009, che quel progetto era stato rilasciato in violazione delle norme sulle distanze e sull’allineamento degli edifici: palazzo Gavioli si sarebbe dovuto realizzare a 17 metri circa dal Kursaal e, quantomeno, allineato ad esso sul fronte prospiciente il lungomare. Dal nostro gruppo consiliare fu chiesta la revoca in autotutela del Permesso di costruire. Ci fu risposto che era tutto in regola.

Ma evidentemente non era vero perché subito dopo intervenne la magistratura prima con la sospensione dei lavori poi con il sequestro del cantiere e successivamente con la confisca.

Iniziò il processo penale e nei primi due gradi è stato acclarato l’abuso edilizio e accertato l’abuso di ufficio.

Nel frattempo, nel 2013, furono ridotte dall’amministrazione Mastromauro le distanze tra gli edifici da 17 a 10 metri.

Nel 2019 si insedia l’amministrazione Costantini che nel 2022 apporta ulteriori modifiche alle norme del PRG rendendo possibile persino l’edificazione fuori dall’allineamento col Kursaal.

Contro le modifiche del 2013 (sulle distanze) e del 2022 (sull’allineamento il nostro gruppo consiliare ha presentato Osservazioni nel 2021 per ripristinare le precedenti norme, quelle violate, che sono state alla base della lunga vicenda giudiziaria. In consiglio comunale, però, sono state bocciate dalla maggioranza di centro-destra.

Queste nuove norme, quelle cioè approvate nel 2013 e nel 2022, sembrano favorire la realizzazione di un edificio che sfregerebbe il Kursaal ed il lungomare monumentale.

Intanto nel 2021 la Cassazione ha pronunciato l’assoluzione per prescrizione (ossia esclusivamente per decorso del tempo) cosa che di fatto ha confermato l’assenza di elementi sufficienti per prosciogliere gli imputati dalle accuse mosse dalla Procura di Teramo.

In questi giorni è giunta la revoca della confisca dell’immobile. Attendiamo di conoscere le motivazioni della sentenza.

Quello che vorremmo far notare intanto è questo:

La vicenda giudiziaria non si è conclusa con l’assoluzione degli imputati per non aver commesso i reati bensì con la sopraggiunta prescrizione dei reati.

Praticamente con le attuali norme urbanistiche volute prima dall’amministrazione Mastromauro (nel 2013) e poi dall’amministrazione Costantini (nel 2022) – a processo penale in corso! – un palazzo simile al grezzo che attualmente sfregia il Kursaal ed il lungomare monumentale potrebbe essere realizzato!

L’amara riflessione è che quando in municipio l’urbanistica – che è una materia complessa e va maneggiata con competenza – non si occupa della difesa degli interessi generali, dei beni culturali e dei beni comuni ma aderisce alle richieste dei poteri forti, la speculazione edilizia purtroppo vince.

Speriamo i cittadini riflettano sugli elementi che abbiamo fornito per far comprendere questa brutta vicenda e speriamo che si affermi una nuova cultura politica nella nostra città – IL CITTADINO GOVERNANTE, associazione di cultura politica